Cambiamenti climatici, il ghiacciaio del Gran Paradiso è arretrato di 210 metri
Dal 1999 a settembre 2022 il ghiacciaio del Grand Etret ha registrato una perdita di spessore medio di quasi 26 metri, quanto un palazzo di 9 piani per effetto dei cambiamenti climatici
210 metri, sciolti.
È l’arretramento registrato in un anno dai guardaparco del Parco Nazionale Gran Paradiso sul ghiacciaio della cima.
Due volte la lunghezza di un campo da calcio.
Lo rende noto il Parco in una nota che sottolinea come tutti i ghiacciai del comprensorio sono in contrazione, con un arretramento frontale medio, enl 2022, di -41 metri, tre volte rispetto alla media del periodo 1993-2021, di – 13 metri.
Per l’esattezza è stato registrato, sul ghiacciaio della cima del Gran Paradiso, un ritiro frontale di 209,5 metri rispetto al 2021.
La tempesta perfetta
«Il cambiamento climatico, già evidente nel corso delle rilevazioni effettuate dal Corpo di Sorveglianza del Parco negli ultimi 20 anni, nel corso della stagione 2022 ha dato luce ad una vera e propria “tempesta perfetta” per i ghiacciai del Parco» si legge nella nota.
Il riferimento è alla somma tra lo scarno accumulo nevoso per le rare precipitazioni dello scorso inverno e della primavera, combinate alle temperature eccezionali, elevatissime, che hanno caratterizzato il periodo tra maggio e ottobre.
Una combinazione che ha avuto effetti devastanti sui ghiacciai.
«Che non si sia trattato solo di una stagione eccezionale viene confermato dai dati raccolti, il ghiacciaio del Grand Etret, osservato speciale delle misurazioni, ha visto una riduzione della sua superficie del 58% dal 1999 a settembre 2022, una perdita di spessore medio di quasi 26 metri, quanto un palazzo di 9 piani» sottolinea la nota del Parco.
I dati
Il dato finale del suo bilancio di massa, -3.334 mm w.e., è il peggiore in assoluto della serie storica e risulta quasi quadruplo del valore medio 2000-2021 (-864 mm w.e.).
Nel corso della sola stagione 2022 il ghiacciaio ha perso in media uno spessore di 3,8 metri.
Su 57 ghiacciai presenti nel territorio del Parco monitorati dal team di guardaparco specializzati, in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano, è stato possibile documentare l’arretramento frontale di 36 corpi glaciali, i restanti ghiacciai, inaccessibili o non più misurabili, sono stati monitorati tramite documentazione fotografica dalle stazioni storiche di riferimento.
Tutti i ghiacciai misurati sono risultati in contrazione, l’arretramento frontale medio del 2022 è stato di -41 metri, più del triplo del dato medio del periodo 1993-2021 (-13 m), che viene superato di circa il 215%, il che conferma la straordinarietà della stagione estiva trascorsa ed evidenza la sofferenza patita dai ghiacciai del Parco.
I dati completi della campagna glaciologica sono disponibili qui o a questo indirizzo.
(e.d.)