Omaggio a Émile Chanoux e all’attualità del suo pensiero: Europa unita e federalismo
Oggi, martedì 18 maggio, si ricorda il 77º anniversario della morte di Chanoux; stasera, alle 20, su Rai3, negli spazi di Rai VdA, andrà in onda il film documentario realizzato da Gianfranco Ialongo che fa il punto sull'Unione Europea partendo proprio dal pensiero di Chanoux.
Omaggio a Émile Chanoux e all’attualità del suo pensiero: Europa unita e federalista.
Oggi, la nostra regione ricorda il 77º anniversario dalla morte di Émile Chanoux, avvenuta in carcere il 18 giugno 1944, dopo l’arresto e le torture dei fascisti.
Per celebrare la ricorrenza, il Consiglio regionale ha promosso la messa in onda del docufilm di Gianfranco Ialongo realizzato per la sede regionale della Rai, con il contributo della Fondazione Émile Chanoux e l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea.
Il film documentario andrà in onda questa sera, martedì 18 maggio, alle 20, nei spazi di Rai VdA su Rai 3 e parla di Europa, proprio partendo dal pensiero di Chanoux che parlava di federalismo ed Europa Unita.
Émile Chanoux: la parole del presidente del Consiglio regionale
«La scomparsa di Émile Chanoux ha profondamente segnato la comunità valdostana – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin -.
La sua morte per mano fascita di uno dei personaggi simbolo della Resistenza valdostana ha innescato una presa di coscienza collettiva, una svolta nella lotta contro il nazifascismo.
Oggi, il pensiero di Chanoux è più che mai attuale: la sua capacità di concepire un’Europa unita ispirata da un autentico federalismo.
Proprio per questa ragione, il Consiglio regionale ha voluto proporre una riflessione sull’Europa, attraverso il film documentario che unisce Storia e presente e che esalta la capacità di Chanoux di superare le difficoltà e guardare al futuro».
«Continua fonte di ispirazione» per il Gruppo consiliare UV
«Nell’anno trascorso, i problematici rapporti con il Governo centrale hanno rinnovato l’attualità del suo pensiero, pensiero fondante della nostra autonomia i cui principi fanno leva sulla nostra identità, sul nostro particolarismo e su prerogative sancite dallo Statuto speciale che – dopo l’illusione della di fatto mancata attuazione della riforma costituzionale del 2001 – sono stati, a più riprese, messi in discussione, sminuiti e aggrediti – spiega in una nota il gruppo consiliare UV, ricordando il 77º anniversario dalla morte di Émile Chanoux -.
La lettura degli scritti di Chanoux non si deve limitare a un semplice esercizio intellettuale, ma deve essere continua fonte d’ispirazione, così come lo deve essere la scritta che campeggia sulla parete dell’aula consiliare.
Abbiamo voluto ricordare pochi giorni fa, in occasione della festa dell’Europa, quanto sia determinante per formare un’identità sovranazionale nutrire la consapevolezza del potenziale straordinario insito nella cultura, nelle tradizioni, nelle intelligenze e nelle diverse sensibilità dei 450 milioni di Europei.
Affinché si realizzi l’Europa dei popoli deve esserci, condivisione, deve esserci dialogo.
Il dialogo è alla base della democrazia e il confronto e la mediazione sono gli strumenti della politica.In questi mesi numerosi sono stati i confronti all’interno della maggioranza.
A volte, con fatica, siamo riusciti a superare le divergenze, a volte le complicazioni sono state tali da metterci in seria difficoltà, ma abbiamo saputo superarle confrontandoci.
Il rispetto per i propri valori, per le proprie idee, per i propri progetti è sacrosanto e deve essere sostenuto e alimentato, e questo avviene presentando argomentazioni, studi, riflessioni.
Un impegno difficile e faticoso, ma dovuto.Forse, per alcuni è più semplice, se contrariati, andarsene sbattendo la porta» – conclude la nota dell’Union Valdôtaine.
Alliance Valdôtaine: ricordiamo l’uomo e cerchiamo di concretizzare il suo pensiero
Anche Alliance Valdôtaine ricorda l’anniversario della scomparsa di Émile Chanoux.
«La bellezza del pensiero di Chanoux sta nella sua capacità di trascendere la sua epoca e arrivare ai nostri giorni – spiega la nota di AV -.
Un pensiero che ha molto da dire e che ha il merito di partire dal villaggio di Rovenaud, a Valsavarenche, dove Chanoux nacque, per arrivare a Bruxelles e all’Europa Unita, passando attraverso la celebre Dichiarazione di Chivasso -.
Il testo che ancora oggi – dopo più di 70 anni – è di una attualità stupefacente -.
AV ricorda anche Chanoux «per essere stato un intellettuale ‘di azione’, innamorato della sua regione e della sua comunità.
Un uomo politiche che aveva compreso l’importanza di proteggere e salvaguardare l’ambiente e le risorse naturali, l’acqua in particolare, bene comune per eccellenza».
«Alliance Valdôtine – che ha sempre sostenuto polititiche ambientali basate sulla difesa del territorio ma che devono anche farsi motori economico per chi vive in montagna – si ispira al pensiero di Chanoux.
Il nostro sogno – conclude la nota – è di realizzare ciò che Lui ha scritto.
Oggi non ricordiamo solo l’uomo, ma cerchiamo di concretizzare il Suo pensiero».
VdA Unie: non dimenticare l’Espirt de victoire di Émile Chanoux
«Una data di morte tristissima, quella del 18 maggio 1944, quando venne ucciso Émile Chanoux, ispiratore e protagonista dell’antifascismo valdostano sino al supremo sacrificio – spiega VdA Unie in una nota -.
Il gruppo consiliare VdA Unie ne ricorda la figura e la modernità delle idee federaliste e la concezione dell’architettura amministrativa che si basava sui principi della sussidiarietà e del decentramento di servizi nei diversi livelli istituzionali.
Mai come ora i suoi insegnamenti spiccano in questa Italia dove torna il centralismo e le competenze e i poteri della Regione autonoma sono messi gravemente in discussione.
Chanoux non amava la retorica e dunque il ricordo dev’essere sobrio e misurato con il dovere di non dimenticare il suo appello all’Esprit de victoire come stimolo in questo momento così difficile della pandemia e della grave crisi economica e sociale» – conclude VdA Unie.
Lega Vallée d’Aoste: l’attualità di pensiero di Chanoux
«Gli aguzzini fascisti vollero ridurre al perenne silenzio la voce e la penna di Emile Chanoux. Le sue idee e il suo pensiero erano troppo pericolose per la dittatura. I suoi ideali federalistici, influenti e quindi potenzialmente dannosi anche fuori della Valle d’Aosta, potevano compromettere la folle illusione di unità della Repubblica Sociale Italiana. L’attualità del pensiero di Chanoux, che ancora oggi è cristallino. Pare quasi profetica, con riferimento alla attuale crisi sanitaria, questa riflessione: “Le popolazioni alpine hanno sofferto, più di tutte le popolazioni italiane dell’accentramento politico ed amministrativo dello stato italiano che ha portato al suo sfacelo attuale”. Mai come oggi avremmo bisogno di tali personalità».
Nella foto in alto, la frase simbolo del pensiero federalista di Émile Chanoux sulla parete dell’aula consiliare: «il y a des peuples qui sont comme des flambeaux. Ils sont faits pour éclairer le monde. En général, ce ne sont pas de grands peuples par le nombre; ils le sont parce qu’ils portent en eux la vérité et l’avenir».
(c.t.)