Cgil, Cisl e Uil esprimono «ferma condanna per il flash mob non autorizzato ad Aosta»
Le tre sigle sottolineano che «iniziative come quel flash mob sono uno schiaffo a manifestazioni come il Primo Maggio»
Cgil, Cisl e Uil esprimono «ferma condanna per il flash mob non autorizzato ad Aosta». Le tre sigle sindacali prendono posizione su quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri, 1° maggio, in piazza Chanoux ad Aosta dove un gruppo di musicisti si era riunito per il flash mob – diffuso in tutta Europa – in cui si canta e si suona la canzone “Danser encore”. L’evento, però, si è trasformato in un corteo non autorizzato con musica, canti e balli nel centro storico.
La condanna
Scrivono: «Condanniamo fermamente iniziative come quella avvenuta ieri pomeriggio in piazza Chanoux, priva oltre tutto di autorizzazioni da parte delle autorità competenti. Iniziative come quel flash mob sono uno schiaffo a manifestazioni come il Primo Maggio. Un’iniziativa ( il Primo Maggio) organizzata unitariamente da noi sindacati, autorizzata e con la consapevolezza delle regole vigenti».
Proseguono: «Da lunedì saremo nuovamente in zona rossa e deve essere chiaro a tutti che episodi come il flash mob di ieri in piazza Chanoux – non autorizzato – non fanno altro che peggiorare una situazione epidemiologica allarmante. Noi per primi siamo dalla parte di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Come sindacati, che hanno anche al loro interno categorie, che difendono i lavoratori dello spettacolo, comprendiamo il momento di difficoltà, ma stigmatizziamo iniziative irrispettose delle regole e dannose alla salute pubblica come quella di ieri pomeriggio» .
Flash Mob non rappresenta la Festa dei Lavoratori
Concludono: «Infine troviamo inopportune e inappropriate le dichiarazioni dei consiglieri regionali Andrea Manfrin e Stefano Aggravi, che hanno accostato la Festa dei Lavoratori al flash mob non autorizzato ed etichettato come “questi sono quelli di sinistra” sempre facendo riferimento all’iniziativa di piazza Chanoux. Accostare la festa dei lavoratori, che si è svolta nel pieno rispetto delle regole, è un insulto a tutte le lavoratrici, ai lavoratori e ai valdostani che sono rispettosi e coscienti del periodo di emergenza che stiamo vivendo».
(re.aostanews.it)