Omicidio Elena Raluca: Gabriel Falloni non risponde alle domande del gip
Gabriel Falloni (35 anni) si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia. E' accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Gabriel Falloni, il 35enne arrestato mercoledì scorso in quanto ritenuto dagli inquirenti l’assassino di Elena Raluca Serban. La 32enne era stata trovata morta, con un taglio netto alla gola, domenica scorsa nel bagno dell’appartamento al primo piano del condominio al civico 48 di viale dei Partigiani, ad Aosta.
Falloni, difeso dall’avvocato Marco Palmieri del foto di Sassari, è indagato per omicidio aggravato dalla crudeltà. A suo carico, mercoledì è stata eseguita dagli uomini della Squadra mobile della Questura di Aosta la misura cautelare della custodia in carcere; il provvedimento era stato chiesto dai pm Luca Ceccanti e Manlio D’Ambrosi, che coordinano le indagini.
L’indagato si trova in carcere a Brissogne e, proprio da lì, collegato tramite un’apposita piattaforma con il Tribunale di Aosta, ha comunicato di non voler rispondere alle domande del gip.
La misura cautelare
Nell’ordinanza che ha disposto l’arresto dell’indagato si legge che «il pericolo di recidivanza è elevatissimo». Secondo il giudice per le indagini preliminari, «l’indagato è persona dedita alla commissione di gravi delitti contro la persona». Questo anche alle luce dei suoi precedenti penali per sequestro di persona, violenza sessuale, rapina e lesioni personali. Un quadro che «ne disvela la proclività (tendenza ndr) a delinquere».
Anche per questo motivo, per il gip «sussistono in massimo grado le esigenze cautelari». In questo senso, prosegue l’ordinanza, «depongono le specifiche modalità e circostanze dei fatti, venendo in considerazione una condotta gravissima, della quale è allo stato ignoto il movente, che (..) appare chiara manifestazione della volontà di provocare la morte della persona offesa».
Secondo quanto accertato dal medico legale intervenuto domenica sulla scena del delitto, Elena Raluca Serban è stata uccisa nel tardo pomeriggio di sabato 17 aprile. La causa della morta: una profonda lacerazione nel lato sinistro della gola.
Ma non è tutto: la misura cautelare, infatti, è scattata anche perché «sussiste il concreto e attuale pericolo di fuga». L’uomo abitava a Nus da tempo. Ma domenica scorsa, dopo la pubblicazione di alcune notizie sul ritrovamento di un cadavere, si era recato a Genova, per poi raggiungere Torino e – in taxi – ritornare in Valle d’Aosta; qui, però, lo attendevano gli uomini della Squadra mobile guidata da Francesco Filograno.
Sul punto, sempre nell’ordinanza il gip precisa: «Si ritiene misura assolutamente indispensabile quella della custodia cautelare in carcere», in quanto quella dei domiciliari «quand’anche applicata unitamente a strumenti elettronici di controlli, non sarebbe oggettivamente idonea a impedire all’indagato di reiterare analoghe condotte, non potendo allo stato confidarsi nella spontanea osservanza delle prescrizioni cautelari e nella spontanea astensione dalla commissione di ulteriori reati, come si evince anche da una precedente condanna per evasione».
(f.d.)