Piano vaccinale, il Codacons presenta un esposto alla Procura di Aosta
L'associazione chiede di «accertare responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti quali il reato di abuso in atti di ufficio, omissione in atti di ufficio ma anche la possibile responsabilità per i reati di concorso in omicidio colposo e in epidemia colposa»
Piano vaccinale, il Codacons presenta un esposto alla Procura di Aosta.
Il Codacons Valle d’Aosta ha presentato un esposto in Procura su quello che l’associazione definisce «caso dei furbetti del vaccino». Nel documento presentato in via Ollietti, il Codacons chiede «di aprire una approfondita indagine volta a verificare l’operato della Regione Valle d’Aosta e dell’Ausl in ordine al mancato rispetto del piano vaccinale».
A rendere noto il fatto è il Codacons con una nota in cui viene precisato che l’ordine di priorità del piano vaccinale «prevede in primo luogo la vaccinazione degli ultraottantenni prima che vengano contattati altri cittadini. Nella realtà dei fatti, tuttavia, si sta assistendo in Valle d’Aosta ad una illegittima corsia privilegiata nella somministrazione vaccinale, con i cosiddetti “furbetti del vaccino” che hanno saltato la fila facendosi vaccinare senza averne titolo, stravolgendo l’ordine di priorità del piano nazionale che prevede in primo luogo la vaccinazione degli ultra 80enni, soggetti a rischio che subiscono ritardi pesantissimi e a oggi ancora non sanno quando saranno vaccinati, con serio rischio per la loro incolumità».
«La questione che si riporta all’attenzione della Procura – spiega ancora il Codacons – è che se il vaccino somministrato ai soggetti non aventi diritto fosse stato destinato, come dovuto e in rispetto al piano vaccinale, agli ultraottantenni poi contagiati dal Covid, probabilmente gli stessi non si sarebbero ammalati e, nei casi più gravi, deceduti».
La richiesta
Per questo motivo il Codacons «chiede alla Procura di Aosta di accertare responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti quali il reato di abuso in atti di ufficio, omissione in atti di ufficio ma anche la possibile responsabilità per i reati di concorso in omicidio colposo e in epidemia colposa a fronte dell’elevato numero di decessi di ultraottantenni per Covid a causa dei ritardi nella vaccinazione per avere privilegiato i cosiddetti “furbetti del vaccino” senza effettuare i doverosi controlli».
La Procura sta già indagando
In verità, comunque, la Procura di Aosta sta già indagando sull’applicazione del Piano vaccinale in Valle d’Aosta e sulla eventuale presenza negli elenchi dei vaccinati di persone che hanno saltato la fila. Al momento, tuttavia, si tratta di un modello 45, cioè senza ipotesi di reato e indagati.
Negli scorsi giorni, poi, dopo che il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra aveva evidenziato come il Valle d’Aosta il numero di persone vaccinate over80 fosse inferiore a quelli contenuti nella categoria “altro”, l’Ausl valdostana aveva precisato che «l’elevata percentuale di ‘Altro’ rispetto alle altre voci andrà inevitabilmente aumentando, perché alle persone comprese nelle altre categorie, come gli over 80 e gli over 90 sono già state garantite le prenotazioni e sono in fase di completamento».
Gli elenchi della lista ‘altro’, aveva fatto sapere l’azienda sanitaria in una nota, «comprendono tutte le categorie di persone non inserite nelle sei voci specifiche definite dal SIAVr (Sistema Informativo Anagrafe Vaccinale regionale), individuate dal Commissario per l’emergenza e dal Piano vaccinale regionale». In aggiunta, «negli elenchi ‘Altro’ sono stati inserite le persone under 79 (si ricorda al riguardo il continuo cambiamento delle raccomandazioni per l’utilizzo di AstraZeneca che inizialmente era stato indicato per gli under 55 poi per gli under 65 ecc.) e tutti i soggetti con vulnerabilità e in condizione di fragilità nonché vigili del fuoco, volontari, popolazione carceraria ecc».
(f.d.)