Valanga di Pila: condannati i 6 istruttori del CAI
Nel 2018, la neve aveva travolto e ucciso Roberto Bucci e Carlo Dall'Osso
Un anno e sei mesi di reclusione. Questa la pena comminata questa mattina, mercoledì 24 febbraio, dal giudice del Tribunale di Aosta Marco Tornatore nei confronti dei 6 istruttori del Cai imputati per disastro e omicidio colposi nel processo relativo alla valanga che nel 2018 uccise due scialpinisti sul colle di Chamolé.
Il pm Luca Ceccanti aveva chiesto la condanna a 1 anno e 9 mesi per tutti gli imputati: Vittorio Lega, di 50 anni, di Imola (Bologna), istruttore nazionale Cai di scialpinismo di Faenza e direttore del corso avanzato di scialpinismo della scuola Cai ‘Pietramora’ (delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini), Leopoldo Grilli (46), di Imola, Alberto Assirelli (52), di Ravenna, Paola Marabini (59), di Faenza (Ravenna), Giacomo Lippera (48), di Chiaravalle (Ancona), e Matteo Manuelli (45), di Imola, questi ultimi due travolti e feriti.
La valanga si era staccata in corrispondenza di una placca a vento e, dopo aver coinvolto l’intero pendio, aveva travolto e ucciso Roberto Bucci (28 anni) e Carlo Dall’Osso (52 anni), istruttore del Cai di Imola.
Dalla perizia svolta con incidente probatorio – svolta dalla guida alpina e direttore del Soccorso alpino valdostano Paolo Comune – era merso che ci furono condotte imprudenti nella scelta del percorso, numero dei partecipanti e orario di partenza.Le indagini sono state condotte dal Soccorso alpino della Guardia di finanza di Entrèves.
(f.d.)