Letame a Palazzo regionale, la protesta ristoratori: è da maggio che mangiamo m…, riapriamo i locali anche la sera
Questa mattina a place Deffeyes "Forchette e non Forconi con un motocarro pieno di sterco e megafono
“Forchette e non Forconi” nuovamente in piazza a manifestare.
Dopo la manifestazione di piazza Chanoux, ad Aosta, ecco la protesta, questa mattina, lunedì 8 febbraio, sotto palazzo regionale.
“Mercoledì 10 febbraio apriremo i nostri ristoranti anche la sera“. Lo annunciano Jean-Claude Brunet e Manuel Pagan, ristoratori rispettivamente di Aosta e Donnas esasperati dalla prolungata chiusura dei locali a causa delle normative anti-Covid.
Brunet e Pagan si sono presentati in place Deffeyes con un motocarro colmo di letame “perché qui dentro c’è quello che ci state facendo mangiare: è da maggio che mangiamo m…!”, hanno detto, e megafono per scandire a chiare lettere i motivi della loro protesta.
“Non ne possiamo più, ci state facendo trasformare i nostri locali in campi di battaglia – hanno detto -. Vogliamo capire quale differenza c’è tra aprire a pranzo e a cena. Il ristorante è convivialità per i cittadini e sopravvivenza per noi”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso
L’ultima ordinanza regionale è – a detta dei promotori dell’iniziativa odierna – la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Perché i ristoranti no?”, dicono Brunet e Pagan in riferimento al punto 7 che recita “su apposita base contrattuale tra le strutture, i clienti degli alberghi e strutture ricettive prive di ristorante possono fruire, senza limiti di orario, dei servizi di ristorazione di altro albergo o struttura ricettiva”.
Il rischio
Pagan fa sapere che ” da qualche tempo riceviamo telefonate dalle grandi piattaforme di settore che ci chiedono di trasformare i nostri ristoranti in dark kitchen, ovvero ci chiedono di scaldare i cibi per chi ci pagherebbe una eresia, il 40%. E’ inaudito”.
Tassazione
“Chiediamo ristori adeguati e lo sgravio per il personale – tuona Brunet -. Il conguaglio Irpef di dicembre è una presa per i fondelli!”.
Lo stesso Brunet punta il dito contro sindacati e associazioni di categoria: “invito a stracciare le adesioni alle associazioni di categoria, perché non servono a niente; dicono sempre che hanno le mani legate! E dai sindacati, poi, solo parole”.
Brunet e Pagan sono stati ricevuti dal presidente della Regione, Erik Lavevaz.
(lu.me.)