Fiducia a Conte, Lega: «Il senatore Lanièce appoggia un governo che odia la montagna»
Il Carroccio punta il dito contro il voto favorevole a un governo «sordo e cieco nei confronti della Valle d'Aosta»
Fiducia a Conte, Lega: «Il Senatore Lanièce appoggia un Governo che odia la montagna». Scrive in una nota la Lega Vallée d’Aoste.
Governo matrigna
«Se il voto di chi, per il timore di non venire rieletto in caso di elezioni anticipate, potrebbe non stupire, di certo sorprende il voto favorevole del Senatore Albert Lanièce». Punta il dito il Carroccio contro il governo Conte bis che «ha dimostrato, sin dal suo esordio, di non avere a cuore i problemi dei cittadini che abitano la montagna. Ne sono ulteriore riprova il continuo rinvio della data di riapertura degli impianti sciistici senza alcuna certezza rispetto ai ristori per chi vive di turismo invernale. Non solo».
Prosegue la nota. «Il Governo Conte, tramite il Ministro per gli affari regionali, ha ampiamente dimostrato di voler ritornare al centralismo attraverso una scarsa collaborazione con le Regioni e auspicando l’eliminazione delle Regioni e di quelle a Statuto speciale attraverso la revisione del Titolo V della Costituzione. Non sarà certo l’annuncio del Ministro Boccia, che smentisce se stesso sul ricorso alla legge 11/2020, che potrà sanare la profonda ferita aperta dallo Stato, cieco e sordo alle istanze della nostra Regione».
Gli interrogativi
«Con queste premesse, ci si sarebbe aspettati quindi il voto contrario alla fiducia da parte del Senatore Lanièce, ma così non è stato. Ci chiediamo dunque come possa, un governo senza maggioranza assoluta, delegittimato, prigioniero della lite Conte – Renzi e che si regge sul voto effimero di una manciata di senatori, andare avanti e gestire pandemia e crisi economica. E come può questo governo di minoranza dare alla montagna e alla Valle d’Aosta le risposte di cui hanno bisogno? Ci auguriamo infine che “l’importante risultato” a cui fa riferimento il senatore Lanièce nel tweet con cui annuncia il suo voto favorevole, sia un risultato reale e concreto e non l’ennesima vana promessa di questo governo che, ormai, è giunto al capolinea».
(re.aostanews.it)