L’Union valdôtaine celebra i 77 anni della Dichiarazione di Chivasso
Con la Carta si gettarono le basi del federalismo e dell'autonomia
L’Union valdôtaine celebra i 77 anni della Dichiarazione di Chivasso. Settantasette anni fa, in un’abitazione di Chivasso, un gruppo di rappresentanti della Resistenza valdostana e delle Valli Valdesi si incontrarono per partecipare a un congresso durante il quale è stata redatta la ‘Carta di Chivasso’ dove ci si augurava un’Italia organizzata in modo federale, rispettosa delle minoranze.
Le basi dell’autonomia
I partecipanti sono Emile Chanoux, Ernesto Page, Giorgio Peyronel, Osvaldo Coisson, Gustavo Malan e Mario Alberto Collier. Un congresso clandestino perché si era nel mezzo della seconda guerra mondiale. Il Congresso si concluse con un documento di 339 parole, che contenevano le rivendicazioni autonomiste delle popolazioni alpine. Un documento che definiva, nero su bianco, il principio del federalismo come strumento per organizzare lo Stato e andare oltre la monarchia, che aveva consentito le derive reazionarie del fascismo. Nella Dichiarazione di Chivasso sono state poste le basi teoriche dell’autonomia delle valli alpine che assicurano le libertà fondamentali dell’individuo e delle comunità.
La Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine deve, oggi ancora di più, interessare tutti i popoli alpini ma soprattutto i Valdostani perché è grazie a questo documento che godiamo della nostra autonomia. Gli uomini che l’hanno scritto devono continuare a dare l’esempio perché sapevano guardare con lucidità oltre le contingenze e proiettarsi coraggiosamente verso un futuro migliore.
Valori attuali
I valori che ispirarono gli accordi di Chivasso rimangono non solo validi, ma da diffondere e difendere. Per tutta la giornata di sabato 19 dicembre, offriremo sul blog www.lepeuplevaldotain. it e sui canali sociali dell’Unione valdôtaine video e contributi scritti per ricordare i contenuti di questo importante documento ma anche per favorire un confronto costruttivo.
Oggi più che mai i valori della Carta di Chivasso appaiono in pericolo a causa di un’organizzazione politico-giuridica dello Stato italiano che va verso un centralismo sempre più forte che, giorno dopo giorno, sembra sempre più destinato a soffocare le autonomie regionali e locali. Il ruolo dell’Union valdôtaine resta quello di difendere i principi del federalismo, della nostra autonomia.
(re.aostanews.it)