Sentenza Geenna: i giudici aostani ipotizzano il concorso esterno per Renzo Testolin
Gli atti della sentenza del processo Geenna riguardano anche l'ex presidente della Regione Laurent Viérin e l'ex consigliere regionale Luca Bianchi per indizi di reità per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.
Sentenza Geenna: i giudici aostani ipotizzano il concorso esterno per Renzo Testolin.
Il tribunale di Aosta ha trasmesso alla Direzione distrettuale antimafia di Torino gli atti relativi alla sentenza del processo Geenna nei confronti di Renzo Testolin, consigliere UV in carica ed ex presidente della Regione, Laurent Viérin, ex presidente della Regione e Luca Bianchi, ex consigliere regionale per indizi di reità per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.
Gli indizi sarebbero cioè riferiti all’elemento oggettivo del reato.
Lo riporta l’agenzia Ansa.
L’ordinanza inviata ai magistrati inquirenti torinesi fa riferimento a parti della sentenza nella quali i giudici aostani ritengono possano ravvisarsi indizi del reato.
Il collegio, presieduto dal giudice Eugenio Gramola, ha trasmesso anche gli atti alla procura di Aosta per valutare il reato di falsa testimonianza a carico di alcune persone sentite nel corso del processo.
Nelle 548 pagine delle motivazioni della sentenza Geenna, i giudici aostani – che hanno condannato Marco Sorbara, Monica Carcea, Antonio Raso, Nicola Prettico e Alessandro Giachino in primo grado – dedicano un intero capitolo al «condizionamento delle elezioni regionali del maggio 2018».
Già in sede di apertura del processo Geenna, i pubblici ministeri Stefano Castellani e Valerio Longi avevano depositato l’annotazione dei Carabinieri dalla quale è scaturita la nuova indagine incentrata sul presunto condizionamento della ‘ndrangheta alle regionale del 2018.
Il dossier entrò nel processo, ma le indagini su Egomnia (condotta dal Nucelo investigativo-Reparto operativo dei carabinieri di Aosta e dalla Dda di Torino) sono ancora in corso.
Proprio nell’ambito dell’inchiesta Egomnia, nel 2019, l’allora presidente della Regione Antonio Fosson, gli ex assessori Laurent Viérin e Stefano Borrello e il consigliere regionale Luca Bianchi avevano ricevuto un avviso di garanzia per l’ipotesi di voto di scambio.
(re.aostanews)