Qualità dell’aria: Aosta ottiene la sufficienza da Legambiente
Il capoluogo rientra nel gruppo delle 15 città con una qualità dell’aria nella norma
Qualità dell’aria: Aosta ottiene la sufficienza da Legambiente sugli inquinanti legati al traffico e al riscaldamento degli edifici. E’ quanto emerge dall’Edizione speciale di Mal’Aria, la campagna sulla qualità dell’aria curata a livello nazionale da Legambiente e pubblicata oggi, mercoledì 30 settembre. Per Legambiente Valle d’Aosta «un risultato dignitoso» ma chiede conto agli aspiranti sindaci del capoluogo «delle politiche che intendono mettere in atto per limitare l’impatto ambientale della Cogne acciai speciali».
Risultato dignitoso
Aosta rientra nel gruppo delle 15 città con una qualità dell’aria nella norma, pur attestandosi appena sulla sufficienza. Commenta il presidente di Legambiente Valle d’Aosta Denis Buttol: «Un risultato dignitoso, ma che non può soddisfarci. Molto infatti si può e si deve ancora fare per aumentare la quota di mobilità sostenibile, abbattere le emissioni da riscaldamento degli edifici e, di conseguenza, rendere più salubre l’aria che respiriamo. In questo senso, le forze politiche che si confrontano negli ultimi giorni di campagna elettorale per le elezioni amministrative ad Aosta, sembrano pronti ad impegnarsi per un’Aosta più verde, sostenibile».
Puntualizza: «Come viene specificato nel testo del dossier Mal’Aria, la ricerca si riferisce soltanto ad inquinanti “standard”, presenti in tutte le città, in quanto riconducibili essenzialmente a due forme di inquinamento presenti in ogni area urbana: le emissioni delle auto e degli impianti di riscaldamento.
Tuttavia, contesti urbani con particolari fonti inquinanti (e il dossier cita appunto Terni, Aosta e Vicenza, sedi di acciaierie) risentono in modo notevole della situazione specifica locale. In questo senso, la “sufficienza in pagella” del capoluogo valdostano va, a nostro avviso, relativizzata».
Dossier Cas
Lamenta: «Come associazione non possiamo non osservare che i problemi connessi all’impatto della Cogne acciai speciali sulla qualità dell’aria di Aosta e della Plaine risultano totalmente assenti dalla campagna elettorale comunale, come sono stati spesso trascurati nel dibattito regionale».
Conclude: «Il nostro Circolo, con la consulenza ed il supporto tecnico dell’Ufficio Scientifico di Legambiente Nazionale, propone ormai da due anni l’avvio di un processo graduale di ristrutturazione e, ove fosse necessario, di totale sostituzione dei capannoni industriali, ma allo stato attuale nessuna forza politica ha manifestato interesse a questa ipotesi».
(re.aostanews.it)