Geenna, Donatella D’Anna: «La Regione avvertì Centoz: eliminate la mafia dagli appalti del comune»
L'ex segretaria comunale di Aosta ha anche riferito in aula il fatto che Fulvio Centoz non voleva Marco Sorbara come assessore: «Mi disse che era una persona sporca, mi pare utilizzò il termine mafioso ma non sono sicura»
Geenna – «Il presidente della commissione indipendente di valutazione disse a me e Fulvio Centoz che avevamo un mandato: eliminare la mafia dagli appalti del comune di Aosta ed eliminare i privilegi di alcuni dirigenti». Lo ha riferito nel corso del processo Geenna Donatella D’Anna, che all’epoca dei fatti era segretaria comunale di Aosta.
La teste ha spiegato che «la riunione era informale e durò una ventina di minuti».
Riguardo al periodo in cui fu formata la Giunta comunale a seguito delle elezioni del 2015, D’Anna ha anche riferito di un suo incontro con il sindaco Fulvio Centoz e la vice sindaca Antonella Marcoz. «Centoz disse che erano in corso le trattative tra le forze politiche per la definizione della Giunta, ma Centoz e Marcoz non volevano Marco Sorbara. Però credo che qualcuno lo volesse imporre. Mi dissero qualcosa tipo che “era sporco”, non ricordo il termine esatto, mi pare utilizzassero il temine mafioso ma non ne sono certa».
L’ex segretaria comunale di Aosta – attualmente lavora a Saint-Vincent e Chatillon – ha anche accennato ai numerosi dubbi che ha sempre avuto su alcuni appalti comunali. «Feci anche alcune segnalazioni all’Anac su appalti dati a misura. Ho trovato anche 12 lotti reiterati negli anni».
In foto, Fulvio Centoz e Donatella D’Anna davanti al Tribunale di Aosta.
(f.d.)