Scuola, garantisce Certan: «alta l’attenzione sui docenti precari valdostani»
Per l'assessora «la regionalizzazione dei ruoli del corpo insegnante, una strada che si può anche intraprendere»
Scuola. Alta l’attenzione sui docenti precari valdostani. Fa sapere l’assessora all’Istruzione Chantal Certan che «la Sovraintendenza agli studi, in questa fase, sta emanando le analoghe procedure concorsuali bandite a livello nazionale, in relazione alle esigenze degli organici regionali del personale docente e con gli adattamenti necessari relativi, in particolare, al requisito di piena conoscenza della lingua francese. Le procedure saranno svolte in concomitanza con quelle nazionali».
Le argomentazioni
Spiega. «Le assunzioni a tempo indeterminato del personale docente regionale sono disposte ordinariamente a copertura di tutti i posti vacanti, attingendo, ovviamente, dalle graduatorie utili per le assunzioni in ruolo. Nel corso degli ultimi anni sono state bandite diverse procedure concorsuali nel settore scolastico – nel 2012, nel 2016 e nel 2018 – e sono state disposte annualmente le assunzioni a tempo indeterminato per la copertura dei posti vacanti attingendo da tali graduatorie».
«Le uniche supplenze annuali su posti vacanti sono pertanto conferite o per mancanza di candidati idonei nelle graduatorie utili per assumere in ruolo o perché i posti non rivestono stabilità sul triennio». «Le procedure concorsuali bandite nel corrente anno consentiranno, una volta concluse le relative prove, approvate le graduatorie e in presenza di candidati idonei, la copertura dei posti attualmente vacanti negli organici regionali e di quelli che si renderanno tali nei prossimi anni scolastici».
Regionalizzazione del comparto
«Un concorso disciplinato in modo autonomo dalla Regione, come richiesto da alcuni precari, analogamente a quanto avvenuto in altre province autonome, non è fattibile stante l’applicazione al personale scolastico della Valle d’Aosta delle norme di stato giuridico ed economico del corrispondente personale appartenente ai ruoli dello Stato e ciò anche con riguardo alle procedure di reclutamento, fatto salvo l’ulteriore requisito di piena conoscenza della lingua francese con il conseguente riconoscimento economico previsto da specifiche leggi regionali».
«Un percorso diverso presupporrebbe la regionalizzazione dei ruoli del corpo insegnante. E’ una strada che si può anche intraprendere, non appena sarà possibile, ma ovviamente con la condivisione della categoria».