Coronavirus: Aosta, il Comune si muove per le dipendenti Vivenda
L'iniziativa di Carola Carpinello e Vincenzo Caminiti per le addette alle mense trova la sponda dell'assessora Jeannette Migliorin, che proverà a valutare la possibilità di dare un contributo (recuperabile) per far arrivare soldi alle dipendenti in cassa integrazione
Impegno a valutare la possibilità di fornire un anticipo economico alla Vivenda per dare un «minimo ristoro» al personale in cassa integrazione a zero ore. Insomma, quando si collabora, le cose nel consiglio comunale di Aosta si fanno e questo ne è un esempio.
L’iniziativa
Il tutto nasce dalla mozione, poi emendata e approvata all’unanimità, di Carola Carpinello (Altra VdA) e Vincenzo Caminiti (Gruppo misto di minoranza), che chiedevano al Comune di intervenire per migliorare le condizioni delle addette alle mense di Vivenda.
«Il 16 aprile i sindacati hanno scritto una lettera per sollecitare Vivenda a saldare i ratei degli stipendi degli addetti alle mense – ha spiegato Carpinello -. Sono a casa come tutti dal 5 marzo, con un inquadramento particolare e per questo chiediamo un’azione di moral suasion da parte dell’amministrazione».
Rinforza la posizione Caminiti. «È una questione fondamentale per dipendenti che lavorano 2-3 ore al giorno e si ritrovano con una cassa integrazione all’80% dello stipendio – ha detto -. Non rientrano negli aiuti del comune e del servizio spesa, ma qualsiasi cosa va bene per dar loro una mano. Sappiamo che l’azienda sta lavorando e non è in crisi, i centri di cottura sono a pieno regime».
Il provvedimento
Apre la porta e conduce all’accordo l’assessora all’Istruzione, Jeannette Migliorin. «Il personale è in cassa ordinaria dal primo giorno di chiusura delle scuole – ha sottolineato – e sappiamo che i pagamenti degli ammortizzatori viaggiano con circa un mese e mezzo di ritardo».
Da qui l’idea. «Vivenda lo sa, ma dietro la nostra richiesta ha comunicato di non aver liquidità per anticipare la cassa integrazione alle lavoratrici, visto che anche i finanziamenti avrebbero tempistiche lunghe – ha concluso -. Avendo 20 mila dipendenti, non intendono attuare trattamenti diversi per i dipendenti di Aosta. Per questo, stiamo valutando con gli uffici se sia possibile recuperare un anticipo anche minimo, così da dare un po’ di ristoro ai lavoratori».
Specifica i termini il sindaco Fulvio Centoz: «C’è un appalto in corso che attualmente è sospeso – ha spiegato -, non si spostano soldi a bilancio, ma semplicemente si fornisce un anticipo per questa cosa, con soldi che comunque sarebbero andati lì».
«Duole ricordare il passato di Vivenda, legata alla cooperativa La Cascina – coinvolta in “Mafia Capitale”» attacca Luca Lotto del M5S, parlando di una realtà al centro del recente «sequestro» da parte dei Nas dei carabinieri.
Lotto vede «un’azienda» travestita da «cooperativa» che si fa bella del proprio personale «solamente per le gare di appalto, poi se ne dimentica nel momento di un bisogno peraltro marginale. Quando le parole fanno vincere le gare ci sto, ma quando devo fare un minimo sforzo mi tiro indietro».
Insomma, per il pentastellato l’iniziativa «è lodevole», anche se bisogna «verificare la possibilità di dare un anticipo, meglio considerare se sussistano le condizioni per fornire un riconoscimento economico recuperabile».
La chiosa arriva da Carola Carpinello: «Sia però chiaro che i soldi vadano alle dipendenti, non è che facciamo beneficenza per la crisi di liquidità dell’azienda».
(alessandro bianchet)