Coronavirus: i contagiati salgono a 8; si aspetta l’esito di altri 10 tamponi
57 persone sono in isolamento domiciliare, seguiti e monitorati dal Servizio di Igiene Pubblica e dal 118.
Coronavirus: i contagiati salgono a 8; si aspetta l’esito di altri 10 tamponi.
Lo ha reso noto il Gruppo di coordinamento regionale istituto dalla Protezione Civile per la gestione sul territorio del Covid-19, aggiornando i dati comunicati ieri nel tardo pomeriggio.
I referti sono stati validati dall’ospedale Amedeo di Savoia di Torino.
Si aspetta il riscontro dell’Istituto Superiore di Sanità che sta procedendo ai test di conferma.
Le persone contagiate che presentano lievi sintomi influenzali; sono tutte al proprio domicilio, nessuno è ricoverato in ospedale.
Dieci tamponi e 57 persone in isolamento domiciliare
Sono 10 i tamponi per i quali si aspetta l’esito.
Al momento, sono 57 le persone per le quali i sindaci hanno predisposto l’ordinanza per isolamento domiciliare.
Sono sotto sorveglianza medica, monitorati e quotidianamente dal Servizio di Igiene Pubblica e dal 118, così come i familiari e le persone con le quali hanno avuto contatti stretti.
Tutela degli ospedali
Anche se la situazione è sotto controllo è necessaria una ulteriore tutela a protezione dell’ospedale e dei medici perchè la possibilità di contagio sia quanto più lontana possibile.
Escluse le prestazioni salvavita come chemio, radioterapia, dialisi e interventi chirurgici, l’accesso alle prestazioni ambulatoriali non urgenti è limitato.
Le visite dei parenti sono limitate a un solo parente, esclusivamente nella fascia oraria 18-20.
Eccezioni sono accordate in Pediatria, dove evidentemente i bambini hanno bisogno della presenza continuativa di un genitore o parente.
Nei poliambulatori
Anche davanti ai poliambulatori nei vari comuni sono state installate le tende per il pre triage messe a disposizione dalla Protezione Civile e nelle quali opererà personale dell’azienda Usl.
Posti letto aggiuntivi
«Abbiamo messo in atto alcune misure prima ancora di avere un evento ospedaliero – ha spiegato il dottor Luca Montagnani, direttore del Dipartimento Emergenza, Rianimazione e Anestesia.
Siamo preparati in ambito ospedaliero a eventuali cure dedicate – ha detto – che sottraggono personale ai malati ‘normali’».
E’ stata aumentata la disponibilità dei posti letto in Rianimazione, da destinare a eventuali casi sospetti o accertati di infezione.
Sono stati anche aumentati i posti letti in Pneumologia e Malattie Infettive mentre una decina di pazienti – per liberare letti a scopo preventivo – sono stati trasferiti alla clinica di Saint-Pierre.
L’Unità di crisi ha in programma un incontro con i sindaci lunedì 9 marzo, per un confronto più preciso sui contenuti del Decreto del premier Conte.
(cinzia timpano)