Crisi CSC Courmayeur: i dipendenti bacchettano i consiglieri comunali e chiedono rispetto
Lettera dei lavoratori del Centro Servizi Courmayeur dopo le accuse ricevute in Consiglio comunale
Crisi CSC Courmayeur, i dipendenti chiedono rispetto al Consiglio comunale.
Con una lettera indirizzata al Consiglio comunale di Courmayeur, i lavoratori della in house comunale ribadiscono la loro professionalità
Riceviamo e pubblichiamo
«Gentili Tutti,
scrivo queste poche righe in qualità di responsabile operativo del settore turismo di CSC, nonché attuale livello più alto in forze per il settore turismo e dipendente con più anni di servizio presso il suddetto ente. La decisione di indirizzarvi questa mail è avvenuta in seguito ai numerosi Consigli Comunali in cui avete trattato il tema di CSC che hanno avuto culmine con il Consiglio del 29.11.19 in cui il rispetto per le persone che in CSC lavorano è mancato totalmente. Lavoro ormai da quasi vent’anni nel mondo del turismo e, a mia tutela e a tutela delle colleghe con le quali condivido l’impegno in CSC, vi chiedo di non screditare più le nostre qualifiche, la nostra professionalità e il nostro operato per sterili fini politici.
Siamo persone assunte con bandi regolari, con stage o borse di studio, che lavorano regolarmente, con dedizione e che non meritano di essere continuamente attaccate durante i vostri dibattiti politici. In meno di 2 anni abbiamo assistito a grandi trasformazioni e cambiamenti, al passaggio dall’Amministratore Unico al CdA, al cambio del CdA, all’arrivo e mancato rinnovo del Direttore Generale del turismo. Abbiamo proseguito con il nostro lavoro e credo che abbiamo dimostrato grande professionalità e flessibilità nell’adattarci ad ogni nuovo assetto che questi soggetti hanno portato con loro. Siamo persone che lavorano e che soprattutto non meritano di essere calpestate per i vostri fini politici. Vi chiedo quindi di attenervi al puro scambio politico, alla discussione relativa a scelte, indirizzi e orientamenti, astenendovi dal commentare in modo falso e screditante chi, operativamente, quel lavoro lo svolge e rende operativo quanto definito a monte.
Forse, se rappresentassimo parte dell’elettorato attivo di Courmayeur, sareste più attenti nei nostri riguardi, ma nessuna di noi vota a Courmayeur, quindi mi preme sottolineare che siamo totalmente estranee ad ogni condizionamento politico.
Per vostra opportuna informazione le persone che non ritenete adeguatamente formate hanno i seguenti titoli di studio:
Alessandra Borre: laurea triennale in Lingue e Letterature Moderne con indirizzo francese e inglese;
Marta Castori: laurea Triennale in Lingue e Culture per il Turismo, Laurea Magistrale in Economia e Politiche del Territorio e dell’Impresa (con doppio diploma all’estero), Corso di Specializzazione in Organizzazione Eventi;
Claudia Parisoli: laurea triennale in Scienze della Comunicazione e Marketing, Master in Brand Management and Comunication;
Elisabetta Perret: laurea triennale in Economia e Gestione dei Beni Culturali e dello Spettacolo.
Ed infine io, che rientro nel gruppo delle “ragazze del CSC” anche se ho 40 anni e sono madre di famiglia, ho una Laurea vecchio ordinamento in Scienze Turistiche e un Master in Economia e Gestione e del Turismo di Montagna.
In risposta poi alle accuse emerse nell’ultimo Consiglio, credo che l’errore imbarazzante che avremmo commesso è aver fatto bene il nostro lavoro di promozione al punto che l’operatore di turismo, marketing e comunicazione (non influencer) su cui abbiamo investito negli anni passati, ha deciso di frequentare più assiduamente e in privato Courmayeur acquistando un appartamento in loco. Il livello dei prezzi non gli ha permesso di acquistare direttamente a Courmayeur, la scelta è quindi ricaduta su Morgex. Ecco perché questa persona produce contenuti social sul paese di Morgex (che mi risulta essere un paese della Valdigne, non un villaggio). Questi contenuti evidentemente non ricadono sul budget di CSC.
Al fine di riabilitare la professionalità di tutto il personale in forza a CSC_settore turismo, invierò il contenuto di questa mail agli organi di stampa affinché possano correggere l’immagine distorta e negativa che hanno restituito di noi. Confidando nella vostra collaborazione e certa di non dover più inviare mail di questo tenore, cordialmente saluto.
Claudine David