Legge elettorale: il diktat di Riccarand, Patrizia Morelli fa il pompiere
Scambio concitato di mail in vista della scadenza del punto del cronoprogramma che vuole l'approvazione delle riforma istituzionale in commissione consiliare entro il 30 novembre
Concitato scambio di mail tra Riccarand, deus ex machina di Rete civica, e la presidente della prima commissione Morelli. Motivo del contendere l’approvazione in commissione della riforma istituzionale entro la fine di novembre, oggetto di diktat degli arancioni. Rassicura Morelli: la maggioranza manterrà gli impegni; l’audizione del costituzionalista Pallante il 29 novembre non cambierà cambierà il posizionamento politico maturato. E’ di ieri sera la decisione della maggioranza a 19 di depositare all’Ufficio protocollo la bozza di proposta di legge di riforma che sarà ufficialmente inviata alla prima commissione consiliare per l’approfondimento. Insomma una ”supercazzola” alla maniera di Amici miei per salvare tutti la faccia.
Audizione di cortesia
L’audizione del costituzionalista Francesco Pallante sarebbe un atto di cortesia della presidente della prima commissione consiliare Istituzioni e autonomia Patrizia Morelli nei confronti della collega Daria Pulz che ne aveva richiesto l’audizione nell’ambito della discussione sulla riforma elettorale. E’ quanto emerge da uno scambio di mail tra la presidente e Riccarand, estensore e propugnatore della riforma istituzionale in senso presidenzialista, di cui è entrata in possesso Gazzetta Matin.
L’aut aut
Audizione che non è piaciuta all’alleato della maggioranza Fosson e che non ha esitato a inviare a Morelli una mail piccata. Scrive: «mi hanno riferito che, in qualità di presidente, hai programmato per il 29 novembre una audizione del professore Pallante sulla riforma istituzionale, su richiesta della consigliera Pulz. Sono rimasto esterrefatto. Mi avevi detto che ritenevi fattibile da parte tua della tua Commissione l’espressione del parere sulla riforma istituzionale entro la fine di novembre. Parlando con altri esponenti della maggioranza avevo colto un atteggiamento favorevole ad arrivare entro la fine del mese a un parere della commissione».
Lancia un ultimatum Riccarand. Rete civica disposta a sostenere la maggioranza sui dossier Pompiod e Lupo (all’ordine del giorno nel Consiglio del 13 e 14 novembre) ma nulla più.
«Per noi sarà l’ultimo impegno finché non avremo atti concreti a garanzia dei reciproci impegni». Tra questi l’approvazione in commissione della riforma istituzionale.
La risposta rassicurante
Nella mail di risposta Morelli si dice sconcertata «per il tono accusatorio». Rassicura. «L’audizione è stata richiesta dalla consigliera Pulz ben prima dell’inizio della sottocommissione, un mese fa e va semplicemente nella direzione di ampliare il confronto su un tema che tutti riteniamo molto importante; su cui legittimamente non tutti hanno le tue granitiche certezze».
«Il professore Pallante ha dato la disponibilità per il 29 novembre; non penso che sarà la sua audizione che cambierà il posizionamento politico e sottolineo che come maggioranza avremo maturato per quella data. Anzi, la solidità di questa maggioranza si misurerà proprio sul fatto che, se abbiamo assunto una posizione, la manterremo, nonostante le teorie di Pallante e, al contempo, non presteremo il fianco alle accuse di Pulz, Gerandin e Cognetta». Nessuna strategia complottistica, assicura. Ribadisce «se una maggioranza ha preso delle decisioni deve essere in grado di sostenerle».