Frana di Quincinetto: verso lo stato di emergenza
A tre mesi dalla richiesta, il Dipartimento di Protezione Civile nazionale sembra intenzionato ad accogliere la richiesta di Valle d'Aosta, Piemonte e Società Autostrade valdostane.
Frana di Quincinetto: verso lo stato di emergenza.
«Finalmente è stato preso in considerazione uno stato di emergenza che la Valle d’Aosta chiede da tempo e che insieme all’assessore agli Affari europei, Politiche del lavoro e Trasporti Luigi Bertschy, abbiamo sollecitato con forza».
Il presidente della Regione Antonio Fosson ha commentato così le dichiarazioni del Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli che si è reso disponibile alla dichiarazione dello stato di emergenza per la frana di Quincinetto.
Il Capo della Protezione Civile ha chiesto di formulare una proposta tecnica necessaria a completare l’istruttoria prima della pronuncia definitiva.
Ieri mattina, venerdì 11 ottobre, si è infatti tenuta una riunione in videoconferenza, tra il direttore della Protezione Civile regionale Pio Porretta, il Presidente della Regione Antonio Fosson e il Capo Dipartimento Angelo Borrelli.
Il protocollo d’intesa
Lo scorso luglio, Regione Valle d’Aosta, regione Piemonte, Società Autostrade Valdostane, comune di Quincinetto e il centro di Competenza Protezione Civile dell’Università di Firenze avevano siglato un protocollo d’intesa per meglio integrare i progetti e le iniziative volti a ridurre i rischi che derivavano proprio dal fenomeno franoso a monte della frazione Chiappetti, nel comune di Quincinetto.
Gli interventi per la messa in sicurezza prevedono in un primo tempo la demolizione di migliaia di metri cubi di porzioni rocciose, seguita dalla costruzioni di paramassi e da altre demolizioni.
L’obiettivo del protocollo è quello di coordinare l’azione dei soggetti che a vario titolo sono interessati alla frana di frazione Chiappetti.
Gli interventi si protrarranno per due anni.
Il Comitato Tecnico, al quale siedono anche i vertici della Protezione Civile valdostana, si occupa anche di definire un Piano di emergenza per gestire la viabilità alternativa in caso di chiusura dell’autostrada Torino-Aosta.
Attualmente, la viabilità alternativa in caso di chiusura dell’autostrada si sviluppa lungo la strada statale 26, tra i caselli autostradali di Quincinetto e di Pont-Saint-Martin.
La capacità della strada statale 26, nel tratto interessato, appare però inadeguata a smaltire il traffico, soprattutto in previsione del maggiore afflusso turistico.
Nella foto d’archivio, la frana di località Chiappetti a Quincinetto.
(re.newsvda.it)