Courmayeur: maxi rissa al ‘Super G’, chiesto il giudizio immediato per sette
Maxi rissa al ”Super G” di Courmayeur: la procura di Aosta ha avanzato la richiesta di giudizio immediato per le sette persone coinvolte (VIDEO)
Il fatto lo aveva anticipato Gazzetta Matin lunedì primo aprile.
L’episodio
Festa di fine stagioni invernale sulle piste da sci di Courmayeur. Musica, alcol e scazzottata.
Il 30 marzo scorso il gestore dice ‘no’ a uno sconto sulla bottiglia di vodka (da 180 a 120 euro) e i clienti escono e ne acquistano una nel locale vicino. Infine, celandola sotto la maglia, tentano di berla nel locale che aveva rifiutato lo sconto. Così al ‘SuperG’ di Plan Chécrouit la lite è degenerata nella terrazza in rissa e Stefano D’Anello è stato portato in Pronto Soccorso.
Durante la festa di fine stagione è scoppiato un diverbio tra lo stesso D’Anello e un’altra persona. Dalle parole si è passati ai fatti ed è così scoppiata una violenta rissa. Da un lato i clienti Stefano D’Anello, di 31 anni, di Courmayeur (3 giorni di prognosi), e Federico Luckenbach (41) di Milano, dall’altro il responsabile del Super G, Alessandro Sinisi (36) di Cardano al Campo, Varese (5 giorni) con gli addetti alla vigilanza Arturo De Santis (27) di Cardano Al Campo, Daka Fofana (22) di Busto Arsizio (Varese), Achraf Laabid El Bagari (33) di Aosta, Matteo Marcella (30) di Legnano (Milano).
Per il gip i video delle telecamere documentano condotte “caratterizzate da un elevato grado di violenza e” che “la ragione scatenante” è “del tutto banale (il consumo di bevande acquistate in un altro locale)”.
Un mese fa il giudice Giuseppe Colazingari, su richiesta del pm Francesco Pizzato, aveva disposto cinque misure cautelari, nel frattempo revocate: l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per D’Anello, De Santis, Fofana e Sinisi, e gli arresti domiciliari per El Bagari (che il 30 marzo era già ai domiciliari con permesso di lavorare e che durante la rissa, dicendo “adesso lo ammazzo”, ha sferrato una pedata in faccia a D’Anello riverso a terra).
Hanno indagato i carabinieri.
(re.newsvda.it)