Macellaio aggredito a Quart: l’accusa per Lale Demoz resta tentato omicidio
La perizia è stata eseguita dal medico legale Roberto Testi
Olindo Ferré, il macellaio aggredito a Quart in primo ottobre, è stato raggiunto alla testa da colpi idonei a uccidere.
È quanto emerge dalla perizia eseguita dal medico legale Roberto Testi, incaricato dal gip Giuseppe Colazingari. Il pm Eugenia Menichetti aveva infatti chiesto l’incidente probatorio e, visto l’esito del lavoro di Testi, il fascicolo rimane aperto per tentato omicidio.
Indagato – presunto responsabile dell’aggressione – è Camillo Lale Demoz, l’impresario di 75 anni che l”11 gennaio era finito ai domiciliari; Lale Demoz è difeso dagli avvocati Viviane Bellot e Antonio Rossomando.
Secondo gli inquirenti era stato lui ad aggredire Ferré con una zappa, al culmine di una lite fomentata dall’alcol. Sul manico dell’attrezzo agricolo – che secondo la Procura l’indagato avrebbe utilizzato per colpire Ferré – era stato trovato il sangue del settantacinquenne.