Corruzione a Valtournenche: Chiavazza scarcerato nel giorno del suo compleanno
Fabio Chiavazza è indagato a piede libero
Corruzione a Valtournenche: Fabio Chiavazza, l’ex responsabile dell’ufficio tecnico di Valtournenche, lascia il carcere dopo quasi sei mesi di detenzione cautelare. L’indagato “principale” nell’ambito dell’inchiesta “Do ut Des” era stato raggiunto dalla misura cautelare della custodia in carcere disposta dal gip nel novembre dell’anno scorso.
Oggi, venerdì 10 maggio, è il compleanno di Chiavazza.
Scarcerato su richiesta del pm
Indagato a piede libero, Chiavazza ha potuto lasciare il carcere dopo che il sostituto procuratore Luca Ceccanti aveva chiesto al gip Giuseppe Colazingari la revoca della misura in quanto sono venute meno le esigenze cautelari.
Due settimane fa, l’avvocato Massimiliano Sciulli aveva presentato un’istanza al gip per ottenere la scarcerazione, ma l’iniziativa difensiva era stata respinta.
L’inchiesta Do ut des
L’inchiesta si basa su appalti pubblici addomesticati, conditi da concussione, corruzione, abuso d’ufficio, falso e turbata libertà della procedura di scelta del contraente. Il tutto con cuore del “malaffare” individuato a Valtournenche, con varie ramificazioni, e fulcro dell’inchiesta – secondo l’accusa – Fabio Chiavazza, 49 anni, geometra residente a Challand-Saint-Victor, responsabile dell’ufficio tecnico di Valtournenche dal 2016 ai primi mesi del 2018 e in precedenza a Saint-Pierre.
Gli indagati sono attualmente 24, ma qualche posizione potrebbe essere archiviata.
In base a quanto si è appreso, le indagini – condotte dai carabinieri e coordinate dall’ufficio inquirente di via Ollietti – sono prossime alla chiusura.
(f.d.)