Valanga Pila: profili di «colpevolezza» per i sei indagati
Emersi i primi contenuti della perizia consegnata da Paolo Comune nell'ambito dell'inchiesta sulla valanga caduta al Col di Chamolé
L’esistenza di profili di «colpevolezza» per i sei indagati. Questo il risultato della perizia svolta dalla guida alpina e direttore del Soccorso alpino valdostano, Paolo Comune, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla valanga caduta lo scorso 7 aprila al Col Chamolé a Pila, uccidendo i due scialpinisti Roberto Bucci (28 anni di Faenza) e l’istruttore del Cai Carlo Dall’Osso (52 di Imola).
La perizia
Secondo quanto emerso dalla perizia, svolta con incidente probatorio disposto dal gip Giuseppe Colazingari, emergerebbero infatti delle «condotte imprudenti» da parte degli indagati.
In particolare, viene fatto riferimento al percorso scelto, al numero dei partecipanti e all’orario di svolgimento dell’escursione, organizzata dalla scuola Cai ‘Pietramora’ (delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini).
L’inchiesta
Nell’indagine della guardia di finanza di Entrèves, condotta dal pm Eugenia Menichetti, risultano indagati sei istruttori della scuola: Vittorio Lega (51 anni) istruttore nazionale Cai di sci alpinismo di Faenza e direttore del corso, Leopoldo Grilli (44) della sezione Cai di Imola, Alberto Assirelli (50) di Ravenna, Paola Marabini (56) di Faenza, Giacomo Lippera (45) di Rimini, e Matteo Manuelli (43) di Imola.
Gli ultimi due erano stati travolti ed erano rimasti feriti dalla caduta della massa nevosa al Col Chamolé.
(re.newsvda.it)