Estorsione continuata: arrestato cinquantenne valdostano
L'ordinanza di custodia cautelare a carico dell'uomo, Valentino Rodà, residente a Saint-Marcel è stata eseguita giovedì mattina dagli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Aosta
Estorsioni per un controvalore centinaia di migliaia di euro, minacce e avvertimenti, al fine di ottenere servizi e beni di valore, compreso il pagamento del mutuo per l’acquisto di un capannone. Questi i motivi che giovedì mattina hanno portato il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Aosta ad arrestare, con l’accusa di estorsione continuata, Valentino Rodà un cinquantenne di origine calabrese residente a Saint-Marcel.
Custodia cautelare
L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Aosta dopo la richiesta della Procura aostana, è stata notificata giovedì mattina, quando gli uomini guidati dal Comandante Piergiuseppe Cananzi hanno condotto l’uomo nel carcere di Brissogne.
Le indagini
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo sarebbe responsabile di avere estorto a numerose persone, nel corso di oltre dieci anni, beni per un controvalore di centinaia di migliaia di euro. Avrebbe ottenuto «gratis una dozzina di auto a noleggio», poi usate anche dalla moglie, nonché «vari servizi», dal lavaggio delle macchine, al cambio delle gomme, fino ad arrivare a farsi pagare il «mutuo per l’acquisto di un capannone del valore di 180.000 euro» si legge in una nota diffusa dalle Fiamme gialle. In questo caso, la vittima, ascoltata durante le indagini, sarebbe stata «obbligata a comprare (il capannone ndr.) versando rate da 1.200 euro ciascuna e prestando peraltro garanzie integralmente personali».
Le minacce
Tutto questo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato ottenuto dopo aver «prospettato alle vittime chiare minacce di aggressioni fisiche», con l’uomo che si sarebbe anche «vantato di essere già stato in carcere anni prima per traffico di sostanze stupefacenti».
Questi elemeni, secondo le Fiamme gialle, avrebbero costretto «gli estorti al silenzio e a soddisfare le sue pretese di delinquente dalle ostentate e incontestabili referenze».
Le perquisizioni
Durante le perquisizioni eseguite nella mattinata di giovedì nell’abitazione del cinquantenne, i militari hanno accertato anche «l’esistenza di uno spazio utilizzato dalla moglie dell’uomo per l’esercizio non autorizzato di attività di estetista, i cui redditi saranno ricostruiti per le successive contestazioni di natura fiscale».
Nel corso delle indagini, durate oltre un anno, il Nucleo di polizia economico-finanziaria è riuscito anche ad approfondire «ogni aspetto inerente la situazione economica e sociale dell’indagato», che peraltro risulterebbe disoccupato, «attraverso intercettazioni telefoniche, analitici approfondimenti di natura finanziaria e accertamenti bancari».
(al.bi.)