Valpelline, minaccia sindaco e barista e si barrica in casa
Trattamento sanitario obbligatorio per una persona che ha dato segni di squilibrio a Valpelline, sono intervenuti i carabinieri e i sanitari
Si è concluso con un Tso, un trattamento sanitario obbligatorio, l’intervento di sanitari e carabinieri per un uomo barricato in casa a Valpelline.
I fatti
Si tratta di una persona che già in passato aveva dato segnali di instabilità e che ha dato in escandescenze, minacciando il sindaco, Maurizio Lanivi.
Alla base delle intemperanze ci sarebbe il mancato rilascio di un permesso per disabili che la persona sostiene di essere in diritto di avere, come ha riferito ai militari intervenuti.
Nessun gesto violento, solo urla e minacce e il rifiuto a uscire di casa.
La vicenda sarebbe iniziata già ieri, lunedì 28 aprile, terminando questa mattina con l’intervento dei militari e dei sanitari.
L’intervento del sindaco
«In realtà non ce l’aveva con me» precisa Lanivi.
«Io sono intervenuto ieri sera perché stava aggredendo verbalmente la barista e ho chiamato i carabinieri che sono intervenuti» spiega il sindaco di Valpelline.
«Questa mattina ha litigato con i proprietari di casa».
«Non c’è nessun permesso per disabili non rilasciato, anche perché non è residente a Valpelline» precisa ancora Lanivi.
L’uomo, che abita a Valpelline ma è originario di fuori Valle, sarebbe stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio.
(e.d.)