Blackout in Spagna: l’odissea di alcuni valdostani bloccati in aeroporto da 24 ore
Bloccato in aeroporto da ieri Riccardo Valenti non sa ancora quando riuscirà a imbarcarsi per rientrare in Italia per il caos nei trasporti dopo il blackout di ieri
Sono circa 200 mila, secondo le stime, gli italiani in viaggio coinvolti nei disagi del blackout che ieri, lunedì 28 aprile, ha paralizzato la Spagna e il Portogallo.
La mancanza di elettricità ha mandato in tilt il sistema trasporti con centinaia di voli cancellati o in ritardo.
All’aeroporto di Madrid sono stati segnalati 414 aerei in ritardo, tra partenze e arrivi, disagi che proseguono ancora oggi, come spiega Riccardo Valenti, aostano che si trova a Madrid con amici e familiari.
La testimonianza di Riccardo
«Avevamo l’aereo prenotato ieri pomeriggio alle 18, ma siamo ancora qui, in lista d’attesa, sperando che si liberino dei posti sul volo delle 20.30» dice Valenti che era a Madrid per assistere alla maratona che si è tenuta domenica 27 aprile.
«Siamo arrivati in aeroporto attorno alle 20 perché in città tutto il sistema dei trasporti era saltato, abbiamo fatto 3 ore e mezza di coda per riuscire a prendere il pullman» racconta.
La corrente è saltata ieri attorno alle 12.30.
«Eravamo alla stazione della metropolitana, subito dopo aver visitato il Museo Reina Sofia, per poi andare in aeroporto – racconta Valenti -. I treni hanno fatto scendere i passeggeri e poi si sono fermati, non capivamo, siamo usciti dalla metro e abbiano visto i semafori erano spenti e tutti i mezzi, taxi, Uber, fermi. Non si capiva molto anche perché internet andava e veniva, è stato difficile trovare un pullman per raggiungere l’aeroporto».
Una volta in aeroporto la sorpresa del volo cancellato e la notte trascorsa all’interno del terminal, un po’ defilato dagli altri e senza hôtel nelle vicinanze.
«La compagnia, la Iberia, non ha fornito nessun servizio ci ha solo messi in lista d’attesa e ora speriamo nel volo delle 20.30, anche perché siamo un po’ provati e vorremmo evitare una seconda notte in aeroporto».
La corrente a Madrid è tornata attorno alla mezzanotte.
«Semafori spenti e sirene ovunque»
Al momento del blackout, mentre eravate in metropolitana, avete avuto paura?
«No, paura no, anche perché, fortunatamente, non siamo rimasti bloccati nelle gallerie su un treno, stavamo per prenderlo – spiega Valenti -. L’unica paura era di non riuscire ad arrivar ein tempo in aeroporto e perdere il volo, anche per noi non era chiara la portata di quanto successo».
«Certo in centro città era un macello, non sapevamo come comportarci e cosa fare né taxi né Uber si muovevano perché con i semafori spenti circolare diventava pericolosissimo. A ogni incrocio c’era un agente di polizia».
«Ora speriamo solo di imbarcarci e tornare a casa» conclude.
(erika david)