Festa della Liberazione ad Aosta: «la Resistenza è eredità viva che chiede responsabilità»
Le parole del presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin invitano alle cerimonie in programma domani, venerdì 25 aprile
25 aprile: «la Resistenza è eredità viva che chiede responsabilità».
La mostra sotto i portici di Palazzo regionale
Partigiani, ragazzi e ragazze su un camion, in piazza Chanoux il 28 aprile 1945 (foto Brel Fonds Bérard)
L’arrivo, in piazza Chanoux dei partigiani della banda Ernesto Ménabréaz e la festa; le donne che portano bandiere Tricolore per accogliere i partigiani; l’arrivo degli alleati a Pont-Saint-Martin e Courmayeur; madame Maria Ida Viglino.
Scatti che fotografano la liberazione di Aosta, avvenuta il 28 aprile 1945 e che potranno essere ammirati nelle stampe fotografiche di grande formato in mostra sotto i portici di palazzo regionale fino a lunedì 5 maggio, per iniziativa del Comitato per le celebrazioni dell’80º anniversario della Resistenza, Liberazione e dell’Autonomia, in collaborazione con l’amministrazione comunale, presidenza di Giunta e Consiglio regionale e Istituto Storico della Resistenza.
Domenica 27 Chant Libre
Oltre alle celebrazioni ufficiali, iniziate nel giorno di San Grato con la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’80º anniversario della Liberazione, il Comitato per le celebrazioni ha anche organizzato anche un evento in musica che si terrà domenica 27 aprile, con il contributo della Fondazione Crt.
Chant Libre sarà un concerto di musica tradizionale e resistenziale italiana e valdostana (piazza Chanoux, ore 20.30).
Le cerimonie di venerdì 25 aprile
Domani, venerdì 25 aprile, la festa della Liberazione avrà inizio al cimitero di Aosta, alle 9.30, al Sacrario dei Caduti in guerra e proseguirà poi al giardino della Rimembranza in via Festaz, di fronte all’istituto Manzetti.
La cerimonia si concluderà in piazza Chanoux dove sarà deposta una corona al monumento al Soldato valdostano (ore 11) e dove si terranno i discorsi celebrativi.
Nel pomeriggio, alle 16.30, si terrà il concerto della Banda municipale di Aosta.
A Sarre l’omaggio a don Prospero Duc
Venerdì pomeriggio, alle 17, alla chiesa parrocchiale di Chesallet, a Sarre, Monsignor Lovignana celebrerà la messa, in occasione della cerimonia di commemorazione dell’80º anniversario dell’uccisione di don Prospero Duc che nel 203, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito della Medaglio d’oro al Merito civile.
Le Chemin de Liberté del Corps Philharmonique di Châtillon
Domenica 27 aprile, a Saint-Vincent, alla sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia, le Corps Philharmonique di Châtillon omaggerà il senatore Cesare Dujany nel concerto evento ‘Chemin de liberté’ con musica, racconti e immagini.
Le parole del presidente della Regione
«In questo 25 aprile il percorso di restituzione della memoria e dell’identità della comunità valdostana raggiunge una tappa cruciale.
L’ottantesimo anniversario della liberazione dall’oppressione nazi-fascista ci consente di celebrare la riconquista della libertà, l’inizio del riscatto democratico e l’avvio della costruzione della nostra autonomia. Si tratta di riflettere sull’importanza di un’eredità politica e culturale che ancora oggi dobbiamo amministrare con riconoscenza verso i nostri padri e con senso di responsabilità verso i nostri figli.
In questo particolare momento storico risulta chiaro a tutti che la libertà e la democrazia conquistate nel 1945 non sono state un dono eterno, ma una conquista da custodire e rinnovare ogni giorno, attraverso la partecipazione, l’impegno civico, il rispetto delle differenze e la difesa dei diritti» è il commento del presidente della Regione Renzo Testolin.
Il commento del presidente del Consiglio regionale
«In Valle d’Aosta, la data della Liberazione cade il 28 aprile 1945, tre giorni dopo rispetto alla data simbolica del 25 aprile che celebra la fine dell’occupazione nazifascista.
Questa differenza cronologica non è solo un dettaglio, ma un elemento che arricchisce il significato del nostro ricordo, legandolo ancora più alla storia e all’identità del territorio.
A ottant’anni da quegli eventi, abbiamo voluto rendere omaggio ai protagonisti di quei giorni, trasformando memoria e ricordo in immagini, per rafforzare – soprattutto nelle nuove generazioni – la consapevolezza del percorso che ha portato alla nascita delle istituzioni democratiche e della nostra autonomia. Con la consapevolezza che la Resistenza è un’eredità viva, che continua a chiederci responsabilità, coerenza e impegno nel custodire i valori su cui si fonda la nostra democrazia» ha detto il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin.
La riflessione del sindaco di Aosta
«Non si pensi, oggi, che la Liberazione delle nostre Valli pagata ottant’anni fa a caro prezzo sia definitiva e irreversibile: il fascino del laccio, della prigionia, della limitazione di atti e pensieri tenta ogni giorno il cuore dell’essere umano, illudendolo che la vita sia così più sicura, che i pericoli veri o presunti si allontanino… salvo accorgersi presto di come la vita soffochi e il desiderio di costruire, creare, rigenerare imploda in un buco nero di morte.
E non basta vigilare, stare attenti a chi trascina verso questo baratro con piglio deciso e convincente: occorre opporre un sentimento ostinato e contrario di apertura felice verso il nuovo plurale e multiforme e uno sguardo sacro verso il passato migliore quando, come in quel 28 aprile 1945, un intero popolo aveva respirato, nel presente, l’aria di un domani fresco di speranza».
(c.t.)