Elezioni: gli Autonomisti di centro lanciano la sfida per Aosta
Annunciato il "Progetto per Aosta" per «un cambio di passo netto e un progetto politico e amministrativo forte e coerente»
Cominciano le grandi manovre in vista delle elezioni ad Aosta.
Con Giovanni Girardini che ha fatto squadra con il centrodestra e, presumibilmente, punta a ottenere il via libera per ripetere la candidatura a sindaco, a uscire allo scoperto sono ora gli Autonomisti di centro, che attraverso un comunicato annunciano il loro “Progetto per Aosta”, che nelle prossime settimane dovrebbe concretizzarsi in un «programma solido, il più possibile condiviso e attuabile, capace di affrontare le sfide del futuro e cogliere le opportunità del presente».
Elezioni: Autonomisti di centro in campo
Il gruppo che raccoglie Pour l’Autonomie, Stella Alpina e Rassemblement Valdôtain, lancia la sfida per una città che, «pur avendo mantenuto il proprio carattere alpino, necessita oggi di rilanciarlo con forza, valorizzando al tempo stesso la propria identità culturale di città storica e le potenzialità inespresse di un territorio che, per decenni, ha vissuto un’intensa stagione industriale».
Secondo Adc deve ora «trasformare queste eredità per affrontare con ambizione le sfide del presente e riaffermare pienamente il proprio ruolo nel contesto regionale ed europeo – si legge nel comunicato -. È da qui che parte il percorso avviato dagli Autonomisti di Centro per la definizione del programma elettorale per la Città di Aosta».
Nel confronto che nasce, il centro è rappresentato dall’idea di «una città viva e protagonista, capace di coniugare identità, innovazione e partecipazione – spiega Adc -. Aosta deve tornare ad essere il cuore pulsante dell’Autonomia valdostana, una città che valorizza la propria identità alpina e che possa confrontarsi alla pari con realtà europee di pari rango».
Elezioni: «serve un cambio di passo»
Per arrivare a questo, però, per gli Autonomisti di centro «serve un cambio di passo netto e un progetto politico e amministrativo forte e coerente».
Ecco quindi l’elenco delle priorità, che parte dal Brocherel («struttura incompiuta divenuta negli anni un simbolo di degrado e abbandono»), per arrivare al «rafforzamento del rapporto con le attività economiche cittadine («i commercianti e gli operatori del centro storico e dei quartieri devono tornare a essere protagonisti»), alla reintroduzione dei consigli di zona («strumento di governance di prossimità pensato per valorizzare la partecipazione civica»), fino ad arrivare alla costruzione di una «città policentrica, in cui ogni quartiere possa avere voce e ruolo attivo nei processi decisionali», nonché alla valorizzazione «dell’Università della Valle d’Aosta, risorsa strategica da valorizzare pienamente» al fine di «attrarre giovani, innovazione e nuove prospettive per l’intera città».
L’appello
Per questo gli Autonomisti di centro rivolgono, in vista delle elezioni, «un appello a tutte le realtà politiche, civiche e sociali disponibili a contribuire alla costruzione di un progetto credibile, concreto e orientato al bene comune – concludono -. Aosta ha tutte le carte in regola per essere una città viva, attrattiva e ben governata. Per riuscirci, servono visione, metodo e determinazione».
(al.bi.)