Aosta: ok in commissione al rendiconto, avanzo libero a 14 milioni di euro
Ora il documento contabile dovrà passare all'esame del consiglio comunale. Contraria la Lega. La vice sindaca Josette Borre promuove l'operato riassumendo quanto fatto nel 2024: «Risultati sono motivo di vanto, ma senza eccessive celebrazioni»
Pareggio a quota 90 milioni 610 mila euro, con un avanzo di amministrazione totale di 34 milioni 350 mila euro, di cui 14 milioni 210 mila euro di avanzo libero. Queste le cifre principali del rendiconto 2024 del Comune di Aosta, approvato mercoledì mattina nella quarta commissione con il voto contrario di Sylvie Spirli (Lega).
Il documento dovrà ora passare l’esame del consiglio comunale di lunedì 28 e martedì 29 aprile.
Aosta, rendiconto 2024
Entrando nei dettagli delle cifre, il rendiconto relativo al 2024 presenta entrate totali per 90 milioni 610 mila euro, con entrate tributarie per 24 milioni 490 mila, contributi e trasferimenti per 31 milioni 44 mila, extratributarie per 6 milioni 411 mila euro ed entrate in conto capitale per 7 milioni.
Dal lato delle uscite, le spese correnti ammontano a 62 milioni 580 mila euro; 17 milioni 451 mila euro per le uscite in conto capitale.
L’avanzo di amministrazione totale, come detto, è di 34 milioni 350 mila euro, con 14 milioni 210 mila euro di avanzo libero.
«La parte restante è accantonata, a cominciare dai circa 8 milioni di euro per il fondo crediti di dubbia esigibilità – sottolinea la vice sindaca Josette Borre -. Quest’anno abbiamo dovuto accantonare altri due milioni e l’ammontare aumenta inesorabilmente ogni anno».
La vice sindaca con delega al bilancio è comunque soddisfatta.
«L’avanzo è in leggera crescita rispetto al 2023, ma questo è dovuto principalmente agli accantonamenti obbligatori – ricorda -. Il dato, però, è sensibilmente ridotto rispetto al 2022, quando l’avanzo libero era di 22 milioni di euro. E per fortuna in questi anni abbiamo potuto contare su questa grande risorsa, che ci ha permesso di mettere a terra interventi del Pnrr, oppure finanziati a monte da Aosta Capitale, ma che per gli aumenti dei costi avevano finanziamenti che non avrebbero coperto l’ammontare totale».
Per il governo di piazza Chanoux migliora anche l’impegno delle risorse nelle varie missioni, dove vengono raggiunti i picchi maggiori per servizi istituzionali (83,28), istruzione (83,23%), sviluppo sostenibile e tutela del territorio e ambiente (80%), Politiche sociali e famiglia (82,72%) e politiche lavoro (95%).
Notizie positive arrivano anche in materia di residui.
«Il lavoro da fare è tanto, ma pungolati da diverse relazioni dei revisori dei conti abbiamo intrapreso la strada giusta – continua Borre -. Come ente abbiamo messo in piedi procedure e abitudini per ridefinire al meglio le modalità da utilizzare».
Il riferimento è anche alle capacità di incasso e pagamento.
In particolare, la capacità di incasso dell’ente è aumentata nel 2024 del 52% (+28% nel 2023, +43% nel 2022), così come quella di pagamento (+69% nel 2024, +63§% nel 2023 e +51% nel 2022).
La vicesindaca: «Motivo di vanto senza celebrazioni»
Josette Borre coglie l’occasione per fare una sorta di bilancio.
«I revisori hanno accompagnato un lavoro nelle diverse aree che sembrava tutto in salita, ma che ha portato a casa risultati che contiamo vengano riconosciuti – aggiunge la vice sindaca -. Il rispetto delle scadenze, ormai, sembra scontato, ma non lo è, a maggior ragione con apparati sempre in affanno e in difficoltà nell’assumere. Crediamo che l’attività politica e amministrativa abbiano portato risultati che sono motivo di vanto, ma senza eccessive celebrazioni».
Sulla stessa lunghezza il capogruppo di Pcp, Paolo Tripodi.
«Il documento fotografa una gestione improntata al rigore, alla responsabilità e al cogliere le opportunità che si sono presentate nel corso degli anni – sottolinea Tripodi -. Abbiamo apprezzato le scelte strategiche, tanto in ambito culturale, quanto sociale e infrastrutturale. Il miglioramento dei valori e degli indicatori, poi, mostra l’ottimo lavoro degli uffici».
Cosa è stato fatto
L’approvazione del rendiconto è stata anche l’occasione per ripercorrere i risultati portati a casa dal governo comunale nel 2024, a cominciare dal Primo ambito, legato alle manifestazioni e all’offerta culturale «il più eterogenea possibile».
Alle note positive di Capodanno e Carnavals de montagne, si è aggiunto, per la vice sindaca Josette Borre, il «rafforzamento» dell’offerta educativo-culturale (da Enfanthéâtre ad Aosta Alptech).
Il secondo ambito “Aosta sostenibile” ha visto l’avanzamento delle operazioni per l’aggiornamento del Piano regolatore, l’inizio della revisione dell’accordo di programma per l’Area FA08 (Porta sud) e il rapido avvio del project financing di Telcha per l’illuminazione pubblica (sostituiti 5.841 corpi illuminanti su 6.700 circa): «questo ha portato alla riduzione del 68% della potenza impegnata» sottolinea Borre.
Nel terzo ambito “Aosta da abitare” spiccano gli arredi di piazza Giovanni XXIII e via Garibaldi, i passi avanti per via Monte Emilius e per la rotonda di Saraillon, la sistemazione dei portici di piazza Chanoux, nonché le accelerazioni per i campi da tennis di piazza Mazzini (presentato un project financing per la riqualificazione), maneggio, palaghiaccio e demolizione dei grattacieli del Quartiere Cogne.
Il quarto ambito, in particolare, ha portato la revisione (con più fondi) del bando per i servizi integrati (mense scolastiche, guardiania e pulizie), la riproposizione di Pinarella di Luna, il rinnovo della co-progettazione per Café du Théâtre e Teatro Giacosa, il rifacimento del campetto di via Vuillerminaz, l’avvio dei lavori per la nuova pista di atletica di Tzamberlet, ma anche il nuovo bando per le strutture residenziali per anziani (oltre 700 mila euro in più rispetto al bando precedente) e l’aumento dei posti nei nidi con l’apertura della struttura del Quartiere Dora.
Per il centro Brocherel, invece, sono proseguiti gli step per mettere in piedi il partenariato pubblico privato.
Nel quinto ambito “Aosta innovativa”, infine, sono aumentati i servizi informatici per la cittadinanza e l’organico dell’ufficio unico riscossioni («con risultati molto positivi»).
Il Pnrr
Altro capitolo ha riguardato gli interventi legati al Pnrr.
Se il centro del riuso dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, finalmente nel 2024 è andato a buon fine l’acquisto di autobus “ecologici”: messo da parte l’idrogeno, il 27 dicembre sono stati acquisiti due mezzi elettrici.
Completate la riqualificazione energetica del Giacosa e il fotovoltaico sul tetto della Scuola Ramires, entro il giugno 2025 dovrebbe sorgere anche quello sul tetto delle officine comunali.
Realizzato il nuovo nido, il quartiere Dora vedrà, probabilmente per l’estate, il completamento della mensa scolastica, così come della rotatoria e dei marciapiedi di via Valli Valdostane.
Il parco e la zona ciclabile nell’area sud, dopo i rinvii legati ai ritrovamenti archeologici, dovrebbero arrivare nella prima parte del 2026, così come l’autorimessa.
Discorso simile per la nuova strada che collegerà via Vittime del Col du Mont a via Page.
Per quanto concerne, invece, il Quartiere Cogne, entro il 2025 dovrebbero essere completati gli interventi su piazza Salvo d’Acquisto, via Mont Fallère, via Liconi, Place Soldats de la Neige, ex lavatoio e sulle case Gazzera.
Le Fresia dovrebbero essere pronte per il gennaio 2026.
Sylvie Spirli: «Male mercato coperto e Brocherel»
Esprime voto contrario la consigliera della Lega, Sylvie Spirli, che rimanda l’analisi dei numeri al consiglio comunale, ma pone l’accento su diversi interventi.
«Apprezziamo la valorizzazione del mercato coperto con Coldiretti, ma manca ancora una riqualificazione seria dello stabile – spiega -. Crediamo fosse una priorità dell’agenda politica e speriamo che la riqualificazione di tutta l’area sia in cima alla lista della prossima amministrazione».
Bocciati il Piano urbano per la mobilità sostenibile, i progetti per piazza della Repubblica, i pochi passi avanti sulla Porta sud e la trasformazione del Puchoz, Sylvie Spirli boccia quanto fatto per il centro polivalente Brocherel.
«Il 27 ottobre 2020, prima seduta del consiglio, la Giunta aveva messo grande entusiasmo nell’annunciare la soluzione della questione in cinque anni – attacca -. Le intenzioni non sono state rispettate e siamo indietro anni luce sugli obiettivi. Così come sul verde pubblico: la revoca del contratto nel 2024 ha permesso solamente di tacconare; positivo, solamente, il fatto che il nuovo bando non sia al massimo ribasso, perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
La vice sindaca
Chiude il cerchio la vice sindaca Josette Borre, che evidenzia come per il mercato coperto il tentativo di intercettare dei soldi, guidato dalla Chambre non sia «andato a buon fine».
Per il Brocherel, invece, «un cantiere fermo da decenni ha avuto difficoltà nell’essere riavviato – continua -. Tre anni per riprendere in mano e far ripartire il progetto non credo che siano tanti, anche perché parliamo di nuovi investimenti per oltre 10 milioni di euro».
Infine una precisazione sul verde pubblico.
«Abbiamo tamponato in maniera positiva – conclude -. La fotografia non è la migliore, ma è comunque quella di una situazione in evoluzione e in fase di miglioramento».
(alessandro bianchet)