Fao lancia AIM4NatuRe per migliorare monitoraggio ecosistemi
Roma, 22 apr. (askanews) – Un progetto finanziato con 7 milioni di sterline provenienti dal Regno Unito per migliorare il monitoraggio e la rendicontazione degli sforzi globali di ripristino degli ecosistemi. Il progetto si chiama AIM4NatuRe – Accelerating Innovative Monitoring for Nature Restoration ed è stato lanciato oggi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) in occasione della Giornata della Terra.
“AIM4NatuRe fornirà un nuovo impulso dinamico agli sforzi globali di ripristino – ha detto il direttore generale della FAO QU Dongyu – Fornendo ai paesi competenze e soluzioni tecniche e garantendo che dispongano delle risorse necessarie per monitorare accuratamente i loro progressi, possiamo garantire che i nostri sforzi collettivi traducano gli impegni di ripristino in impatti reali e duraturi per le persone e il pianeta durante questo Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino degli Ecosistemi e oltre”.
L’iniziativa sfrutterà la tecnologia e i dati per migliorare il ripristino della natura, basandosi sul successo del programma AIM4Forests, che ha ottenuto ottimi risultati. “Il Regno Unito ha un ruolo di primo piano nella protezione e nel ripristino delle foreste, rafforzando al contempo le comunità che ne dipendono, e siamo orgogliosi di collaborare con partner come la FAO per supportare i paesi in tutto il mondo”, ha dichiarato il ministro per il Clima del Regno Unito, Kerry McCarthy.
AIM4NatuRe integrerà l’attuale programma AIM4Forests della FAO e consentirà la creazione di un set di dati globale sui progressi nel ripristino della natura. L’iniziativa dà priorità a un approccio globale al ripristino degli ecosistemi per affrontare la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici e il degrado del suolo. A livello globale, circa 1 miliardo di ettari di terreno sono stati destinati al ripristino, con il potenziale di contribuire a un terzo della mitigazione climatica totale necessaria per limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C entro il 2030, contribuendo al contempo alla sicurezza alimentare e ai mezzi di sussistenza.
AIM4NatuRe fornirà ai paesi che non ne sono dotati, l’accesso a tecnologie all’avanguardia e allo sviluppo delle capacità, lavorando per un set di dati globale unificato per le aree in fase di ripristino. In particolare, l’iniziativa sosterrà le popolazioni indigene nel monitoraggio del ripristino della natura biocentrica, un approccio olistico che dà priorità al benessere di tutti gli esseri viventi all’interno di un ecosistema. Un progetto pilota con l’unità Popoli Indigeni della FAO si svolgerà in Brasile e Perù.