Il Conclave, 135 i cardinali che sceglieranno il nuovo Pontefice
Roma, 21 apr. (askanews) – Saranno un totale di 135 i cardinali di tutto il mondo che sceglieranno, nel chiuso del Conclave, e con un quorum di 90 votanti, il nuovo Romano Pontefice, il 267.mo Papa della Chiesa cattolica. Una ecumene veramente planetaria se si tiene presente che nel Collegio Cardinalizio saranno rappresentati 7 Continenti con 94 Paesi, 71 dei quali hanno Cardinali elettori. Un numero (record) raggiunto dopo l’ultimo Concistoro voluto da Papa Francesco l’8 dicembre 2024 che ha portato il Sacro Collegio al numero di 252 Porporati, non tutti elettori perché 117 ultraottantenni. Gli ultimi ad aggiungersi al novero dei votanti sono stati 20 porpore.
Un numero di elettori, frutto di dieci Concistori sotto il pontificato di Jorge Mario Bergoglio, con più della metà dei cardinali che appartengono ad ordini e congregazioni religiose. Ad eleggere il nuovo pontefice, per volere del Papa argentino, saranno pastori di paesi e diocesi fino ad oggi escluse e, comunque, considerate di “periferia” come Serbia e Iran, Indonesia e Filippine.
Le porpore provenienti dall’Italia si sono ridotte a 16 su 138 elettori anche se bisogna annoverare “italiani” alla guida di realtà fuori dalla penisola come il patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa e l’ordinario della Mongolia, Giorgio Marengo. Mentre Angelo Becciu, che ha meno di 80 anni, viene attualmente computato tra i non elettori nel sito della Sala Stampa vaticana. In generale il “Vecchio Continente” conterà 54 porporati mentre l’America latina conterà 22 cardinali e l’Asia 24.
Infine, l’Africa sarà rappresentata nella Cappella Sistina da 18 cardinali elettori, il Nord America avrà 16 elettori e l’Oceania 4.
Per quanto riguarda le singole nazioni, l’Italia resta prima con 17 elettori, a seguire gli Usa con 10, il Brasile con 7.
Facendo la divisione per continente, invece, il quadro è questo: i cardinali elettori europei sono 53, i latinoamericani sono 21, i nordamericani 16, gli africani 18, gli asiatici 23, i porporati dell’Oceania 4. Continuità o sorprese? Ritorno al tradizionalismo o nuovi orizzonti? I recenti conclavi hanno regalato le sorprese delle elezioni di Karol Wojtyla nel 1978 e Jorge Bergoglio nel 2013. Il conclave del 2005, invece, è stato quello che ha avuto l’esito ‘atteso’ con l’elezione di Joseph Ratzinger. Come ogni conclave c’è la suggestione del primo Papa africano della storia. In questo senso uno dei favoriti del continente africano potrebbe essere il cardinale Robert Sarah. Guineano, classe 1945, creato da Benedetto XVI nel 2010.