Colloqui tra Iran e Usa su nucleare. Il consigliere di Khamenei: a Roma per accordo equilibrato, non resa
Roma, 19 apr. (askanews) – Il secondo round di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare iraniano ha avuto luogo all’ambasciata dell’Oman a Roma. I colloqui, indiretti sono durati 4 ore, come ha riferito ad Axios una fonte americana. Secondo quanto rimarcato dai media iraniani, infatti, le delegazioni iraniana e americana, guidate rispettivamente dal ministro degli Esteri Abbas Araghchi e dall’inviato speciale Usa per il Medio Oriente Steve Witkoff, erano in stanze separate. I colloqui sono stati mediati dal ministro degli Esteri dell’Oman, Badr bin Hamad Al Busaidi. E l’emittente iraniana Press Tv ha fatto sapere che i colloqui indiretti tenuti oggi da Iran e Stati Uniti nell’ambasciata dell’Oman a Roma si sono svolti in un “clima
costruttivo”.
La delegazione iraniana è volata a Roma per favorire “un accordo equilibrato, non una resa” nel negoziato avviato con gli Stati Uniti, con la mediazione dell’Oman, sul proprio programma nucleare. Lo ha scritto oggi su X Ali Shamkhani, alto consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, in occasione del secondo round di colloqui tra Teheran e Washington.
La delegazione iraniana a Roma ha “piena autorità” per arrivare a “un accordo basato su nove principi: serietà, garanzie, equilibrio, no alle minacce, rapidità, revoca delle sanzioni, rifiuto del modello Libia/Emirati Arabi Uniti, contenimento di attori destabilizzanti (come Israele) e facilitazione degli investimenti”, ha scritto Shamkhani in un post tradotto in diverse lingue, concludendo: “L’Iran è venuto qui per un accordo equilibrato, non per una resa”.