Caso CVA: vendita e acquisto società, ipotesi conflitto per il direttore generale De Girolamo
Le opposizionoi all'attacco. CVA risponde: fornite tutte le rispsote
Il Caso CVA rischia di accompagnarci fino alle elezioni del prossimo autunno e magari anche condizionarne l’esito. Almeno, è quello a cui puntano i partiti di opposizione in Regione.
Al termine dell’audizione dei vertici di Finaosta in IV Commissione di ieri, il centro destra non le ha certo mandate a dire. Simone Perron (Lega) ha puntato il dito sulla “lotta tutta interna all’Uv”, Pierluigi Marquis (Fi) ha detto che “dopo la “Madia”, è venuto meno il controllo di Finaosta su CVA”, e Fratelli d’Italia si è lasciato andare a un post su Instragram che sostiene e rincara la tesi di Perron.
Cambio di metodo
In IV commissione, della lettera di 29 pagine recapitata da Cva giovedì 17 al presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, e in seguito ai consiglieri, in risposta alla lettera-denuncia dell’allora presidente di Finaosta, Nicola Rosset, non si è praticamente parlato, perché non c’è stato il tempo necessario alla sua analisi. E’ emersa però la necessità di cambiare le regole d’ingaggio. Martedì 22 aprile è in programma una assemblea di Cva nella quale sarà proposta una norma transitoria: nomina per un solo anno del cda, invede che i tre in essere. Finaosta ha manifestato la volontà di volersdi affidare a una società esterna per l’ingaggio di manager che abbiano i requisiti per guidare una società della portata di CVA, che fattura circa 1,3 miliardi.
De Girolamo, potenziale conflitto di interessi
Durante la riunione, il capogruppo dell’UV, Aurelio Marguerettaz, ha presentato un documento, contenente varie informazioni, su vendite e acquisti di società, che potrebbero aprire all’ipotesi di conflitto di interessi per il direttore generale di CVA, Enrico De Girolamo.
Il documento contiene una serie di dati afferenti il passaggio di proprietà avvenuto nel 2023 della società Nuova Energia Srl, marchio della Sharenergy Srl che aveva fra i proprietari Enrico De Girolamo.
In quelli che sono definiti “Appunti utili alla valutazione di eventuali conflitti di interesse. Fatti e cifre da verificare”, Marguerretaz ha scritto che nel 2023 “una partecipazione posseduta da una società di proprietà del direttore generale di Cva al 95% cede una partecipazione a 1.580.000 euro e una partecipata di Cva tre mesi dopo la acquista a 2.832.511 euro”.
In dettaglio, Marguerettaz ha sottolineato i passaggi che hanno portato all’acquisizione di Nuova energia Srl da parte di Cva Smart energy: “Made energy (di proprietà di Lisanna Mancuso) ha comprato il 28% da Evolution (De Girolamo 95%) a un milione e 580.000 euro e tre mesi dopo ha venduto a Cva Smart il 31% a 3 milioni 135 mila 995 euro”. Acquisto il 20 aprile 2023 e cessione il 26 luglio 2023 (anche gli altri tre proprietari di Nuova Energia vendono nello stesso giorno a Cva Smart, ndr). Come dire, plusvalenza di circa un milione e mezzo in tre mesi. Per Mancuso un vero affare.
Le visure
Dalle visure si evince che Nuova Energia Srl, prima dell’operazione con CVA, aveva cinque soci, fra cui due srl che avevano entrambe il 28%: la Evolution Project e la Made Energy. I loro proprietari sono due, De Girolamo e Lisanna Mancuso: il primo ha il 68% in Evolution e il 32% in Made, così come la seconda con percentuali inverse. Tra febbraio 2022 e giugno 2023 Mancuso vende le sue quote di Evolution a De Girolamo, il quale diventa così al 100% e quest’ultimo fa l’operazione opposta per Made e Mancuso diventa socio al 100%.
La comunicazione
Il 27 luglio 2023 CVA dà notizia dell’operazione, comunicando che il giorno prima «Cva Smart Energy ha acquisito il 75% del capitale sociale di Sharenergy srl». E indica nomi e ruoli degli amministratori dal 2023 al 2025: Enrico De Girolamo presidente e Lisanna Mancuso amministratrice delegata.
Venuta a conoscenza ufficialmente solo a operazione conclusa, il cda di Finaosta chiede chiarimenti. Nicola Rosset nella sua lettera-denuncia sottolinea che la richiesta sugli acquisti effettuati “in risposta ci furono presentati gli acquisti di R.T.S. srl, R.S. Service e Sharenergy srl, società di cui, se la memoria non mi inganna, era socio l’attuale direttore generale (De Girolamo, ndr) fino a pochi mesi prima dell’acquisizione di Cva”, viene indicato da Rosset.
CVA: fornite tutte le risposte
Nella contro-lettera, di posizione opposta CVA: “Nel corso della riunione furono forniti tutti i chiarimenti richiesti. Furono messe in evidenza le motivazioni strategiche associate alle tre acquisizioni, il complesso processo seguito. Non furono espressi rilievi in merito al potenziale conflitto d’interesse per cui l’affermazione che Rosset lascia cadere oggi, a distanza di ben 17 mesi, lascia sorpresi per la sua tardività. Sul tema di questo potenziale conflitto d’interesse fu data disclosure (completa e corretta comunicazione, ndr) dal Dg sin dal giugno 2020. Da allora Cva ha sempre presidiato l’argomento in modo estremamente attento, in tutte le attività svolte con la società di cui si sta parlando, escludendo lo stesso da ogni processo decisionale”.
CVA sta lavorando alle risposte ai 14 quesiti formulati nel documento della risoluzione del Consiglio regionale del 3 aprile. Tra questi, anche quello relativo al potenziale conflitto di interessi dl Dg De Girolamo.
La documentazione dovrà essere resa disponibile entro il 30 aprile prossimo.
(re.aostanews.it)
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