Lavoro: svolto VIII congresso Fai-Cisl Lombardia, Daniele Cavalleri confermato Segretario generale
Roma, 18 apr. – Si è svolto a Provaglio d’Iseo in provincia di Brescia l’ottavo congresso della Fai-Cisl Lombardia, al termine del quale il Consiglio generale ha confermato Segretario generale Daniele Cavalleri ed eletto al suo fianco in segreteria Paolo Righini e Federica Bavera. L’iniziativa è stata l’occasione per un confronto approfondito tra delegati, operatori, dirigenti sindacali, istituzioni locali e regionali, parti sociali, per focalizzare le azioni di tutela per i lavoratori agricoli e dell’industria alimentare, della forestazione, dei consorzi di bonifica, della pesca e del tabacco. Settori ben presenti in Lombardia, in cui la Fai vanta quasi 18mila iscritti, e che anche nel 2024 si è confermata come una delle regioni più dinamiche con una filiera agroalimentare che ha contribuito al 4% del Pil regionale.
Molti temi europei e internazionali al centro della relazione di Cavalleri, dato l’impatto che le tensioni geopolitiche hanno avuto sull’agroalimentare nazionale e regionale. Tra le priorità, per il sindacalista, l’inclusione dei lavoratori stranieri, che svolgono un ruolo determinante nel made in Italy agroalimentare, la parità di genere, la salute e sicurezza: “Nel 2024 – ha sottolineato in proposito Cavalleri – sono aumentate le denunce di infortunio dalle 542.568 del 2023 a 543.039, le denunce di infortuni mortali sono state mille nel solo 2024, 32 in più rispetto al 2023. Fondamentale continuare a puntare sulla formazione, come abbiamo fatto in questi anni con aggiornamenti legislativi e buone pratiche di prevenzione, promuovendo la flessibilità, forme di smart working, diritto alla disconnessione, offrendo supporto con nuovi sportelli, monitorando le condizioni di lavoro e impegnandoci con la nostra campagna ‘Fai più Sicurezza’ con centinaia di assemblee con cui abbiamo incontrato migliaia di lavoratori e divulgato materiali informativi multilingue. Importante poi potenziare gli organici degli ispettori, introdurre la patente a punti in tutti i settori, verificare la piena applicazione dei contratti, attribuire nuovi poteri ai delegati per la sicurezza in azienda e nei territori, promuovere l’addestramento in ambito lavorativo con personale qualificato: tutte proposte che stiamo avanzando ai tavoli istituzionali e negli incontri bilaterali”.
I lavori sono stati presieduti dal Segretario generale della Cisl Lombardia, Fabio Nava: “Essere presenti al congresso della Fai-Cisl regionale, in una terra simbolica come la Franciacorta – ha detto
– è motivo di orgoglio e fonte autentica di arricchimento. In questa categoria si ritrova l’anima concreta e visionaria della nostra organizzazione: la capacità di coniugare mani e testa, radicamento nei territori e sguardo lungo sul futuro. Il titolo scelto per il congresso, ‘Alimenta il tuo futuro’, parla il linguaggio della responsabilità e della speranza, dentro ci sono i temi decisivi per il sindacato che vogliamo: partecipazione vera, sostenibilità concreta, valore del lavoro. La Fai ha dimostrato di essere all’altezza delle sfide, anche nei momenti più difficili, ha saputo tenere insieme tradizione e innovazione, mettendo al centro le persone, i mestieri della terra e della trasformazione, spesso invisibili ma fondamentali per la qualità della vita di tutti. Oggi più che mai abbiamo bisogno di un sindacato che abbia il coraggio di parlare chiaro, che non cerchi inutili contrapposizioni, ma risultati, ecco perché considero la Fai molto più di una categoria: è un pezzo prezioso dell’anima della Cisl, un esempio di ‘resistenza gentile’ che, con coerenza, competenza e passione, ci aiuta a dare concretezza ogni giorno alla dignità del lavoro. Insieme continueremo ad alimentare il futuro, con la forza dei nostri valori e la determinazione delle nostre scelte”.
Gli interventi si sono conclusi con il Segretario generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota, che sottolineando i timori per l’introduzione dei dazi voluti da Trump nell’agroalimentare ha affermato: “L’agroalimentare rischia danni per oltre un miliardo e mezzo di euro e va evitato che siano i lavoratori a pagare il conto, servono risposte concertate per evitare guerre commerciali che danneggerebbero tutte le parti, però è importante farlo attraverso un’Europa realmente unita e coesa, guardando agli Usa ma anche a nuovi mercati, sempre garantendo criteri di reciprocità negli accordi commerciali a tutela di imprese, lavoro, ambiente, sicurezza alimentare”. Tra i temi affrontati dal leader della categoria, le preoccupazioni per le dinamiche demografiche: “Entro il 2040 – ha sottolineato Rota – avremo 4 milioni di lavoratori in meno, bisogna agire subito per costruire un sistema pensionistico adeguato, per garantire un sistema sanitario pubblico come quello inaugurato con Tina Anselmi nel 1978, per costruire una società accogliente e inclusiva per i lavoratori stranieri, inoltre mancano politiche concrete per le aree interne, che continuano a spopolarsi con gravi danni alla prevenzione del dissesto idrogeologico e al presidio agroambientale, per cui proponiamo una fiscalità di vantaggio per incentivare l’attrattività di quei territori per giovani e imprese”. In conclusione Rota ha ricordato la legge approvata alla Camera sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese: “Una conquista partita dal basso con la raccolta firme della Cisl e che dopo l’approvazione definitiva dovrà essere attuata concretamente in ogni luogo di lavoro anche nei nostri settori, per costruire un vero protagonismo dei lavoratori e un sindacato motore di cambiamento”.