L’Unicef: in Sudan oltre 15 milioni di bambini hanno bisogno di aiuto
Roma, 15 apr. (askanews) – Con l’inizio del terzo anno di conflitto in Sudan, il numero di bambini che hanno bisogno di assistenza umanitaria è raddoppiato, passando dai 7,8 milioni dell’inizio del 2023 agli oltre 15 milioni di oggi. Lo ha riferito oggi l’Unicef, ammonendo che “senza un’azione urgente, la grave crisi umanitaria del Sudan potrebbe sfociare in una catastrofe ancora più grave”.
“Due anni di violenze e sfollamenti hanno sconvolto la vita di milioni di bambini in tutto il Sudan. I bisogni continuano a superare i finanziamenti umanitari – ha dichiarato Catherine Russell, Direttrice generale dell’Unicef – con la stagione delle piogge alle porte, i bambini che stanno già soffrendo per la malnutrizione e le malattie saranno più difficili da raggiungere. Esorto la comunità internazionale a cogliere questa finestra d’azione cruciale e a farsi avanti per i bambini del Sudan”. Come ricorda l’agenzia Onu, il Sudan sta attraversando la più grande crisi umanitaria e di sfollamento di bambini al mondo. La metà delle oltre 30 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria quest’anno sono bambini. A causa del conflitto, quasi 15 milioni di persone sono sfollate all’interno del Sudan e oltre i confini. Più della metà degli sfollati sono bambini. Quasi uno su tre ha meno di cinque anni.
Nelle aree in cui si presentano opportunità di ritorno, gli ordigni inesplosi e l’accesso limitato ai servizi essenziali mettono a rischio la vita dei bambini. La carestia si sta diffondendo, i tassi di vaccinazione sono in calo e circa il 90% dei bambini non va a scuola. Inoltre, ha denunciato l’Unicef, il numero di gravi violazioni contro i bambini, è aumentato del 1000% in due anni.
“Il Sudan è oggi la più grande crisi umanitaria del mondo, ma non riceve l’attenzione del mondo – ha dichiarato Russell – non possiamo abbandonare i bambini del Sudan. Abbiamo le competenze e la determinazione per aumentare il nostro sostegno, ma abbiamo bisogno di accesso e di finanziamenti sostenuti. Soprattutto, i bambini del Sudan hanno bisogno che questo orribile conflitto finisca”.