La scale-up italiana WSense chiude un round pre-Serie B da 7,2 milioni di euro
Roma, 15 apr. – WSense – l’azienda ocean tech italiana che abilita l’Internet delle Cose sottomarine (IoUT) con i suoi sistemi “subsea wifi” – ha chiuso con successo un Round pre-Serie B da 7.2 milioni di euro.
All’operazione hanno aderito CDP Venture Capital SGR, Blue Ocean di SWEN, RunwayFBU, Axon Partners Group – già presenti nel Round di Serie A –, ai quali si sono affiancati Fincantieri, leader globale nella cantieristica navale ad alta complessità, e Rypples, società di impact investment sugli oceani, co-fondata dall’imprenditore seriale e founder di unicorni, Jerome Ternynck.
Fondata da Chiara Petrioli, professoressa ordinaria di ingegneria informatica all’Università Sapienza, che ricopre il ruolo di AD dal 2022, WSense offre soluzioni uniche che garantiscono l’interoperabilità delle reti wireless adattive tra sensori subacquei multi-vendor e veicoli autonomi, con un’affidabilità e una scalabilità senza precedenti. Le tecnologie brevettate WSense consentono comunicazioni wireless sottomarine in tempo reale, sicure ed economiche. Ciò rende possibile la raccolta di Big Data subacquei su scala senza precedenti, rivoluzionando lo studio e la comprensione degli oceani e del loro impatto sul nostro pianeta. Ma ha anche aperto una serie di nuove possibilità, tra cui il monitoraggio e la protezione delle infrastrutture critiche, reti robotiche autonome residenti a supporto della transizione energetica, e il monitoraggio ambientale sottomarino in tempo reale.
Nell’ambito di un settore – quello subacqueo – che a livello globale nel periodo 2024-2030 raggiungerà i 400 miliardi di euro, con un valore di soluzioni innovative pari a 30 miliardi di euro, WSense punta al mercato globale delle comunicazioni subacquee, che si prevede raggiungerà i 10,4 miliardi di euro. A conferma del potenziale crescente del mercato underwater, basti pensare che nel solo ambito delle telecomunicazioni sottomarine sono attualmente posati 552 cavi sulle dorsali oceaniche, per una lunghezza complessiva di 1,4 milioni di chilometri. Da questi cavi transita il 98% delle telecomunicazioni digitali globali, incluse le transazioni digitali. Solo nel 2023, queste transazioni hanno superato il trilione, per un valore annuo stimato di 10 trilioni di dollari, con una crescita media del 12% all’anno (fonte: Marina Militare Italiana).
Come sottolinea Chiara Petrioli, CEO di WSense “con il completamento di questo round di raccolta – che, insieme ai precedenti seed round di 4 milioni nel 2022 e round di Serie A di 11 milioni nel 2023, porta a un finanziamento complessivo di oltre 22 milioni di euro – WSense sarà in grado di accelerare ulteriormente la propria espansione internazionale, rafforzare il team e sostenere la rapida crescita in vista del round di Serie B. La rinnovata fiducia degli investitori internazionali ci consente di consolidare la nostra leadership tecnologica in un mercato sempre più competitivo, in cui anche i grandi player stanno iniziando a muoversi. Grazie alla nostra capacità di implementare tecnologie finora inesistenti nell’ambiente marino, e di sviluppare soluzioni all’avanguardia, WSense è in una posizione ideale per generare un impatto positivo sul pianeta. Stiamo infatti ampliando il nostro raggio d’azione attraverso partnership strategiche in settori emergenti come l’energia rinnovabile marina, la robotica autonoma sottomarina e la sicurezza delle infrastrutture.”
In questo contesto assume un significato di rilievo l’investimento di Fincantieri. Nel dicembre 2023 le due realtà avevano hanno firmato un Memorandum of Understanding per avviare una collaborazione nel settore dell’Internet of Underwater Things (loUT), soprattutto per quello che riguarda le comunicazioni adattative subacquee e il relativo network multimodale, lo sviluppo di soluzioni per la misurazione del posizionamento relativo di mezzi a guida autonoma (unmanned), di superficie e underwater, e di soluzioni cloud in ambito Difesa. L’operazione appena siglata sigilla la volontà delle due società di proseguire nel presidio di questo settore strategico per il “sistema Paese”, anche alla luce della recente implementazione del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea.
Il perfezionamento dell’investimento sarà soggetto al mancato esercizio dei poteri speciali (Golden Power) da parte del Governo italiano.