Aosta: all’ospedale Parini arriva la campana del sollievo
Donata dalla Lilt, la potranno suonare i pazienti oncologici che hanno concluso il ciclo di chemioterapia
Un simbolo di speranza e rinascita. E’ la campana del sollievo che da oggi può essere suonata al day hospital oncologico dell’ospedale Parini di Aosta dai pazienti oncologici che concludono il percorso di chemioterapia.
Rito che arriva da oltre oceano ![]()
Il rito di suonare questa speciale campanella – che nasce negli Stati Uniti e nel Sud America ed è stato adottato in Australia, Canada ed Inghilterra – è un’usanza che si è largamente diffusa negli ospedali anglosassoni per annunciare al mondo la guarigione dal cancro o la conclusione di un trattamento sanitario che ha portato beneficio.
Donazione della Lilt
L’iniziativa, accolta con entusiasmo da tutto il personale sanitario, nasce da una proposta spontanea di una giovane paziente e ha trovato immediata accoglienza grazie all’impegno del coordinatore infermieristico Gianluca Del Vescovo, della LILT Valle d’Aosta e dei suoi volontari, che hanno donato la campana all’ospedale.
“Suonare la campana è un messaggio di speranza e gioia – spiega il coordinatore Del Vescovo – i tre rintocchi raccontano un intero viaggio: il primo per il passato prima della malattia, il secondo per il periodo della diagnosi e della terapia, e infine il terzo, quello della rinascita e della guarigione. È un momento che rimane nel cuore”.
Il presidente della LILT Valle d’Aosta, Salvatore Luberto, evidenzia il valore umano e comunitario del rito: “E’ un rito di gioia, un suono che segna la fine di un cammino lungo e faticoso, un augurio per giorni nuovi, liberi dalla malattia, lontani dall’ospedale. Ma è anche un rito dell’addio: il personale sanitario con i volontari LILT salutano il paziente consapevoli di aver fatto tutto il possibile per riportarlo alla vita, a casa, a riprendere il proprio futuro. È sempre un momento di forte emozione, sia per chi la suona sia per chi l’ascolta, perché sancisce la fine di un’esperienza di dolore e, talvolta, di solitudine. Ma è, soprattutto, un evento condiviso. Se a volte i familiari, per paura, faticano a esserci, il personale sanitario ed i volontari LILT rimangono, comunque, accanto al paziente, offrendo sostegno, competenza e umanità, con quella sensibilità e partecipazione che fanno la differenza in ogni percorso di cura”.
La testimonianza
A rendere ancora più forte il significato dell’iniziativa è la testimonianza di Egle Barocco: “Come coordinatrice dei volontari della LILT ma, soprattutto, come ex paziente del DH di Oncologia, posso dire che suonare la campanella del sollievo per un paziente alla fine della chemioterapia è un momento importante, un momento che lascia ‘senza respiro’ perché rappresenta la fine di un percorso faticoso ma anche un momento di gioia e riconoscenza nei confronti del personale sanitario che sa accompagnare i pazienti con tanta empatia e sensibilità”.
Per l’assessore alla Sanità, Carlo Marzi “È un messaggio potente, che testimonia come, anche nei momenti più bui, la luce della rinascita possa tornare a brillare”.
Per la dottoressa Zuzana Sirotovà, responsabile del day hospital oncologico del Parini, “La voce delle campane, nel passato, richiamava il popolo per festeggiare, piangere, gioire o avvertiva di un pericolo imminente. La campana suonava spesso ai matrimoni e ai funerali, era il suono che accompagnava un rito di passaggio. Al termine delle due grandi guerre tutte le campane del mondo suonavano esprimendo la gioia e la vittoria della vita sulla morte e distruzione. Pensateci: anche in questo mondo pieno di suoni e chiasso, quando sentiamo suonare una campana, questo suono antico sovrasta tutto il rumore di sottofondo, ascoltiamo i rintocchi che hanno il potere di darci attimi fuggenti di calma. Sì, ora anche i nostri pazienti potranno dare voce alla loro lotta contro la malattia, il loro grido vittorioso saranno i tre rintocchi, uno per il coraggio, uno per il dolore e, finalmente, l’ultimo per l’immenso sollievo che, almeno per ora, è finita”.
(re.aostanews.it)