Il Comune di Aosta aderisce alla campagna di Emergency contro le guerre R1PUD1A
Lunedì 14 aprile, alle 18, nel Salone ducale del Municipio di Aosta si terrà un incontro al quale interverrà Franca Mangiameli, membro del direttivo e volontaria di Emergency
Il Comune di Aosta aderisce alla campagna di Emergency “R1PUD1A” contro le guerre. La comunità contro la guerra ribadisce con forza l’importanza e l’adesione all’articolo 11 della Costituzione italiana che recita: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Sulla facciata del palazzo del Municipio del capoluogo sarà srotolato lo striscione con scritto R1PUD1A.
L’appello
«La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime – così nell’appello Emergency –. Con questa campagna è il Paese in prima persona a potersi esprimere. Perché il senso della Costituzione è inequivocabile e le persone possono darle nuova voce e farla vivere ancora. Perché dire “no alla guerra” è ovunque un’aspirazione ma è anche un modo per rispettare la storia del nostro Paese e dimostrare che la nostra Costituzione è ancora ‘lettera viva.
L’evento
Lunedì 14 aprile, alle 18, nel Salone ducale del Municipio di Aosta si terrà un incontro promosso dal Comune di Aosta in collaborazione con il gruppo Emergency della Valle d’Aosta.
Nel corso dell’incontro interverrà Franca Mangiameli, membro del direttivo e volontaria di Emergency.
L’associazione, nata per offrire cure medico chirurgiche gratuite di elevata qualità alle vittime della guerra e per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, dalla sua fondazione è intervenuta in 21 Paesi curando, in tutte le sue strutture, oltre 13 milioni di pazienti nel mondo. Oggi l’organizzazione è presente in alcuni Paesi in cui c’è un conflitto in corso: il Sudan, l’Ucraina e la Striscia di Gaza in Palestina.
Proprio grazie alla sua esperienza sul campo Emergency afferma, ancora una volta, che il 90% dei morti e dei feriti sono civili e che la spesa di un F-35 vale quanto 3.244 posti letto di terapia intensiva.
Alla campagna “R1PUD1A” possono aderire singoli cittadini, scuole, teatri, Comuni, enti pubblici e locali.