Cardiochirurgia: si apre nuova era, ad Aosta due interventi di impianto di valvole a torace chiuso
La Cardiologia di Aosta, in collaborazione con il Mauriziano di Torino, ha eseguito per la prima volta nell’ospedale Parini due interventi di impianto di valvole cardiache a torace chiuso.
L’intervento transcatetere di impianto valvolare aortico (TAVI) è una tecnica avanzatissima nata come complementare all’intervento di cardiochirurgia tradizionale “a cuore aperto”, che è indicata in pazienti anziani o ad alto rischio chirurgico e che consente risultati eccellenti in termini di sicurezza ed efficacia.
Interventi riusciti
Nello specifico, l’11 marzo 2025 nella sala ibrida dell’ospedale regionale, l’équipe della SC Cardiologia, diretta dal dott. Paolo Scacciatella, in collaborazione con la SC Anestesia e Rianimazione diretta dalla dott.ssa Susanna Petrucci, ha eseguito con successo i primi due interventi su pazienti valdostani di 83 e 85 anni, segnando l’avvio operativo del Centro Interaziendale e Interregionale per il Trattamento delle Cardiopatie Valvolari, un modello innovativo di sanità pubblica nato dalla sinergia tra l’Azienda USL Valle d’Aosta e l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino.
Grazie alla collaborazione con gli specialisti del Mauriziano, il “Parini” è il primo centro italiano senza Cardiochirurgia che ha realizzato un programma strutturato in loco per eseguire in sicurezza questi interventi cardiologici con una gestione integrata e multidisciplinare delle valvulopatie cardiache.
L’intervento, che richiede competenze specialistiche di altissimo livello, è stato eseguito dal dottor Scacciatella, coadiuvato dai Cardiologi Interventisti della sua équipe, Francesco Pisano e Alessandro Bernardi. L’assistenza anestesiologica è stata garantita dalla direttrice (facente funzione) della SC Anestesia e Rianimazione del “Parini” Susanna Petrucci e dall’anestesista Luca Amendolia.
I Chirurghi Vascolari Gianluca Iob e Federico Navarretta della SC Chirurgia Vascolare del “Parini” diretta da Flavio Peinetti hanno garantito lo stand by vascolare attivo per il trattamento di eventuali complicanze vascolari.L’assistenza di sala è stata fornita dagli Infermieri dell’équipe di Cardiologia Interventistica (Valentina Ferrara, Denise La Spina, Alessia Pala, Cesare Malacrinis, Giulia Bozzetti e Gianpiero Liporace, con la coordinatrice infermieristica Patrizia Persico), mentre l’assistenza tecnica è stata curata dai Tecnici di Radiologia Luca Villanova, Galia Michel e dal Tecnico perfusionista Giacomo Plati. Lo staff del Parini è stato coadiuvato dall’Infermiere Strumentista Ernesto Lettieri e dal Tecnico perfusionista Paolo Borin del “Mauriziano” di Torino.
La Tavi
La TAVI è un intervento di altissima complessità che richiede requisiti strutturali e capacità tecniche. In Italia attualmente viene svolta solo nei pochi ospedali dotati di Cardiochirurgia presenti in ogni Regione.
La Valle d’Aosta non dispone di una struttura cardiochirurgica propria per motivi epidemiologici: finora, i pazienti affetti da patologie valvolari con indicazione all’intervento dovevano rivolgersi a strutture di altre regioni. La collaborazione con la Cardiochirurgia (diretta dal dott. Paolo Centofanti) e la Cardiologia (diretta dal dott. Giuseppe Musumeci) del Mauriziano di Torino per il trattamento chirurgico o transcatetere delle patologie valvolari ha coinvolto 500 pazienti valdostani negli ultimi 5 anni.
L’innovazione assoluta introdotta con il progetto di Aosta, è rappresentata dalla presenza dell’equipe cardiologica del “Parini” integrata dall’equipe cardiochirurgica del “Mauriziano” (Heart Team) per l’intera durata degli interventi di TAVI. La presenza delle figure professionali e degli strumenti necessari ad eseguire un intervento cardiochirurgico in caso di complicanze durante gli interventi di TAVI garantisce gli stessi standard di efficacia e sicurezza di un Ospedale con Cardiochirurgia in sede. In Italia solo la Regione Autonoma Valle d’Aosta può vantare un’organizzazione di questo tipo.
Una nuova era
«Con questi primi interventi TAVI eseguiti ad Aosta, inauguriamo una nuova era per la Cardiologia Interventistica nella nostra regione ed avviamo un modello innovativo per il nostro Paese – commenta il dottor Scacciatella -. L’intervento consiste nell’impianto di una protesi biologica valvolare miniaturizzata che introduciamo attraverso il sistema vascolare periferico del paziente. È una tecnica avanzatissima nata come complementare all’intervento di sostituzione valvolare aortica per via tradizionale cardiochirurgica, “a cuore aperto”, cioè attraverso l’apertura del torace e la circolazione extracorporea per cambiare completamente la valvola degenerata. Inizialmente riservato ai pazienti anziani che avevano un rischio alto di sottoporsi a chirurgia tradizionale, la ricerca scientifica ha dimostrato che la TAVI ha risultati eccellenti in termini di sicurezza ed efficacia, paragonabili a quelli dell’intervento chirurgico tradizionale, anche per pazienti con livelli di rischio intermedio”.
Secondo le stime epidemiologiche, in Valle d’Aosta si contano circa 423 pazienti affetti da stenosi valvolare aortica, che è una condizione cronica progressiva e che quando diventa severa risulta altamente invalidante e riduce la speranza di vita. La possibilità di eseguire interventi TAVI direttamente ad Aosta, in collaborazione con il “Mauriziano” di Torino, rappresenta una risposta concreta a un bisogno clinico rilevante.
(re.aostanews.it)