Dl elezioni, Manfredi: su Comuni problema di metodo e merito
Milano, 3 apr. (askanews) – “C’è un problema di metodo e anche di merito”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, Gateano Manfredi, nel suo intervento all’assemblea nazionale dell’associazione delle autonomie locali italiane Ali in corso a Perugia, a proposito dell’emendamento (firmato da tutti i capigruppo di maggioranza) al decreto elezioni-referendum che abolisce quasi totalmente il ballottaggio nelle elezioni amministrative per i Comuni con più di 15mila abitanti.
“Pensare che una legge così importante si possa modificare furtivamente con un emendamento in un decreto che non c’entrava niente, senza nessuna discussione e alcun confronto, senza valutazione di un’eventuale modifica globale, perché poi tutto può essere messo in discussione ma inserire solamente la soglia per il ballottaggio, mi sembra veramente un grande sottovalutazione del valore degli elettori e del valore senso di una legge elettorale. È un uso strumentale delle norma” ha osservato.
“Poi nel merito il valore dei sindaci credo sia nella loro leggitimiazione elettorale e nei fatti. Pensare che chi ha il 40% dei voto possa avere il 60% poi del premio di maggioranza significa indebolire i sindaci perché ci saranno i cittadini che diranno ‘è stato eletto da una minoranza’. Visto che i sindaci vogliono essere eletti dalla maggioranza di chi va a votare non capisco perché noi dobbiamo accettare che ci sia una minoranza che elegge il sindaco. È il paradosso di un Paese che usa le leggi elettorali, non lo ha fatto solo il centrdestra, come strumento di parte” ha concluso Manfredi.