Sarre: documentario, libro e lavoro dei bambini per gli 80 anni della morte di don Prospero Duc, i parroco dei più deboli
Quattro appuntamenti dal 12 aprile al 23 maggio per ricordare la figura del giovane prete ucciso dai fascisti il 19 aprile 1945
“Don Prospero Duc 1945-2025. Il faut faire par amour”. A 80 anni dall’uccisione del parroco di Chesallet (Sarre) ucciso dai fascisti, l’associazione Sarre2Mila8, ente capofila del gruppo di lavoro che ha riunito anche il comune di Sarre, la parrocchia di Sant’Eustachio di Chesallet e la Société Ouvrière de Secours Mutuel et Protection de Sarre et Chesallet, organizza un ricco programma di eventi.
“Con questo progetto abbiamo voluto raccogliere le ultime preziose testimonianze dell persone anziane che avevano conosciuto don Duc e ricordare la sua vita e la sua morte agli abitanti di Sarre e a tutta l’opinione pubblica – spiega Luigino Vallet, presidente dell’associazione Sarre2Mila8 -. Da febbraio 2024, dopo un confronto con il sindaco Massimo Pepellin, abbiamo deciso di avviare questo progetto, si è così creato un gruppo molto affiatato e motivato tra i rappresentanti dei quattro enti proponenti, che ha lavorato in modo totalmente volontario”.
Le iniziative in calendario sono state realizzate con il sostegno della Regione nell’ambito delle legge regionale 14/2023, che ha predisposto finanziamenti (fino al 50%) alle iniziative per gli 80 anni dalla Liberazione.
Il programma
Il primo appuntamento è per sabato 12 aprile alle 17,30 nella chiesa Madonna della Gioia di frazione Montan, a Sarre: sarà presentato il libro “Don Prospero Duc. Testimonianze e ricordi a 80 anni dalla morte” di Ezio Berard.
Venerdì 25 aprile alle 17 nella chiesa parrocchiale di Chesallet santa messa con il vescovo Franco Lovignana e cerimonia di commemorazione, oltre all’intitolazione del nido d’infanzia a Don Duc.
Sono 17 le testimonianze, in italiano, patois e francese, raccolte nel documentario “La vie et l’histoire de Prospero Duc”, realizzato da Gianfranco Ialongo, che sarà presentato giovedì 8 maggio alle 20,30 nella sala polivalente del comune di Sarre.
Una sintesi del filmato andrà in onda su RaiTre Valle d’Aosta e in rete il 25 aprile alle 20, mentre l’intero documentario sarà trasmesso con le stesse modalità domenica 27 aprile alle 9.10.
Infine, venerdì 23 maggio, alle 14,30, nell’auditorium di Aymavilles ultimo appuntamento con la presentazione delle attività realizzate dagli studenti della classi IV e V delle scuole primarie Cirillo Blanc e Venance Bernin di Sarre.
Don Prospero Duc
Don Prospero Duc, originario di Chatillon, era un giovane parroco della parricchia di Chesallet. Era molto amato dalla comunità, aiutava i più fragili, i bambini e i ragazzi, proponendo loro attività come il teatro e lo sci. Si opponeva alle ingiustizie, alla violenza e al sopruso del regime fascista.
“La sua azione era considerata talmente pericolosa per il regime, che due militi fascisti il 19 aprile 1945 lo uccisero all’interno della canonica”, spiega Luigino Vallet.
Nel 2023 a don Duc è stata conferita la Medaglia d’oro al valor civile alla memoria dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Testolin: don Duc, un esempio
“Un esempio quantomeno attuale – commenta il presidente della Regione, Renzo Testolin -. Arrivato a Chesallet neanche trentenne, Don Prospero Duc individuò subito le necessità della comunità di Sarre e, donandosi in tutto e per tutto, si fece molto apprezzare”.
(l.m.)