Prix littéraire René Willien, al volume su San Bernardo, patrono delle Alpi, il 1° premio
Si è tenuta oggi, martedì 25 marzo, la cerimonia di consegne del XXIX Prix littéraire René Willien ai volumi che meglio rappresentano la realtà valdostana
Il volume San Bernardo d’Aosta. Patrono delle Alpi e custode delle genti alpine. Patron des alpinistes et des habitants de la montagne ha vinto il primo premio della XXIX edizione del Prix littéraire René Willien.
La cerimonia si è tenuta questo pomeriggio, martedì 25 marzo, nel salone Maria Ida Viglino di palazzo regionale.
Il premio è rivolto agli autori e alle case editrici di quei volumi rappresentativi della realtà valdostana con una parte di testo in lingua francese o francoprovenzale.
I premiati
Il volume vincitore su San Bernardo è curato da Enrico Rizzi e patrocinato del Consiglio Valle.
«Grazie al lavoro di esperti di diverse discipline, questo libro esplora la figura di san Bernardo offrendo una visione completa e attuale di uno dei personaggi più significativi della storia valdostana, proclamato cento anni fa patrono degli alpinisti e degli abitanti della montagna» si legge nella motivazione.
«La presentazione tipografica particolarmente curata, con il suo bellissimo apparato iconografico, arricchisce i contributi degli autori Roberta Bordon, Paul Guichonnet, Fiorella Mattioli Carcano, Paolo Milani, Joseph-Gabriel Rivolin, Enrico Rizzi, Alessandra Vallet e Jean-Pierre Voutaz».
Al secondo posto La laiterie sociale de Charvensod di Livio Munier, edito dalla Tipografia Duc.
«L’opera risponde alla volontà di salvaguardare e valorizzare il patrimonio etnografico valdostano. L’autore e i suoi collaboratori hanno saputo fissarvi la memoria di un tempo in cui le competenze e la reciproca cooperazione regolavano la vita quotidiana».
Terzo premio pari merito per
- Le voyage aux Alpes 1812-1850. Les passages à l’Hospice du Grand-Saint-Bernard di Laura Grivon, edito da Tipografia Valdostana – Musumeci Editore
«Il passaggio dei viaggiatori stranieri attraverso la Valle d’Aosta documenta il ruolo di crocevia che la nostra regione ha svolto fin dall’antichità. L’autrice ha studiato scrupolosamente fonti preziose su questo argomento, come i registri dei passanti della prima metà del XIX secolo, conservati presso l’Hospice du Grand-Saint-Bernard» dice la commissione giudicatrice. - Pierino Chanoux et son «Diario» di Joseph-César Perrin, edito da Le Château.«
«Questo libro è dedicato a uno dei tanti eroi dell’antifascismo valdostano, morto in battaglia all’età di vent’anni per salvare i suoi compagni d’armi. Il signor Perrin ha arricchito il diario di Pierino Chanoux con una ricca introduzione che ripercorre il contesto in cui egli ha vissuto il suo ultimo anno.
Menzione speciale per Dieci anni di canto libero a Cogne di Lou Tchot di rappèleur, edito da Tipografia Duc.
(re.aostanews.it)