Aosta, nuova università: gli studenti chiedono parcheggi
200 iscritti all'Università della Valle d'Aosta scrivono alle istituzioni chiedendo parcheggi a loro dedicati in prossimità della nuova sede universitaria
Aosta, nuova università: gli studenti chiedono parcheggi
200 studenti dell’Università della Valle d’Aosta portano all’attenzione delle istituzioni la problematica relativa alla mancanza di parcheggi a loro dedicati in prossimità della nuova sede universitaria.
Lettera alle istituzioni
Lo fanno inviando una lettera a presidente del consiglio regionale, capigruppo, presidente della Regione e sindaco di Aosta, ai quali chiedono parcheggi gratuiti nella zona dell’Università per tutti gli studenti iscritti e frequentanti i corsi universitari.
Gli studenti non residenti ad Aosta devono utilizzare l’automobile
A fronte di un migliaio di studenti attualmente iscritti all’Università della Valle d’Aosta, una componente significativa non risiede nel capoluogo e si reca quotidianamente nella sede con automobile messa a disposizione dalla propria famiglia, vista la conformazione orografica della regione e visti i ben noti problemi di mobilità con i mezzi pubblici.
I parcheggi limitrofi sono a pagamento
In particolare, si legge nella lettera, “il parcheggio coperto interno all’università non è disponibile e pare che, quando lo sarà, sia destinato al personale dell’Università. Ad oggi gli studenti debbano ricorrere alle zone con disco orario, più lontane, e ai parcheggi nelle zone limitrofe, piazza della Repubblica e vicinanze, che sono classificati come zona blu.
Ne consegue che, tenuto conto della permanenza all’Università che si protrae per molte ore della giornata e non essendo possibile entrare ed uscire continuamente per cambiare il disco orario, l’unica soluzione è parcheggiare nelle zone blu con un costo esoso e insostenibile di 1,40 euro all’ora, pena sanzioni amministrative in cui parecchi di noi sono già incorsi nella parte iniziale dell’anno scolastico”.
E ancora: “Noi studenti universitari, non disponiamo di un reddito e siamo a carico delle nostre famiglie, che devono sostenere spese considerevoli legate allo studio, tra cui rette universitarie, materiali didattici e trasporti.
Favorire lo studio dev’essere una priorità
Stupisce che un tema di questa portata non sia stato preso nella giusta considerazione nella fase di progettazione della nuova sede e sia stato completamente sottovalutato.
Per la pubblica amministrazione favorire lo studio dovrebbe essere una priorità per accrescere il livello di competenze sul territorio valdostano”.
Per comunicazioni: remyhenriod02@gmail.com
(elena rembado)