Confcommercio: in dodici anni persi ad Aosta 131 esercizi di commercio al dettaglio, boom dell’ospitalità
Fanno riflettere i dati dell'Osservatorio di Confcommercio sulla demografia delle imprese in Italia e anche nella nostra regione: prosegue il trend di desertificazione commerciale. Crescono alberghi, ristoranti e bar. Confcommercio propone cinque punti per rilanciare il commercio di prossimità
Il crollo del commercio al dettaglio e la crescita del settore dell’ospitalità e della ristorazione in Valle d’Aosta. In poche parole, ecco spiegata la desertificazione commerciale.
Questo il risultato della decima edizione dell’Osservatorio sulla demografia delle imprese nelle città italiane di Confcommercio, presentato nei giorni scorsi.
Confcommercio: crolla il commercio al dettaglio
La ricerca promossa da Confcommercio ha preso in analisi i dati del 2012, 2019 e 2024, raffigurando un panorama commerciale italiano che ha visto la scomparsa di quasi 118.000 negozi e punti di commercio al dettaglio e 23.000 attività di commercio ambulante.
Nello stesso periodo, invece, sono lievitate le attività di alloggio e ristorazione, con 18.500 unità in più.
Commercio in Valle d’Aosta
Segue le dinamiche nazionali la Valle d’Aosta.
Il periodo preso in esame, infatti, evidenzia un quadro molto critico per il commercio al dettaglio, calato del 30% nei centri storici e del 24% nelle aree non centrali.
In controtendenza, anche nella nostra regione, il settore dell’ospitalità e della ristorazione, che ha registrato una crescita significativa: +16% nei centri storici e +19% nelle zone periferiche.
Aosta: persi 131 negozi di commercio al dettaglio
Per quanto riguarda Aosta, dal 2012 al 2024 le imprese di commercio al dettaglio sono passate da 474 a 343 (389 nel 2019), con una perdita di 131 unità.
Strutture ricettive, ristoranti e bar sono passati, invece, dai 264 del 2012 ai 312 del 2019 e del 2024, con un aumento di 48 unità.
Confcommercio: come contrastare la desertificazione
Secondo l’osservatorio di Confcommercio, il fenomeno della desertificazione commerciale colpisce particolarmente le regioni del Nord, mentre il Centro-Sud mostra una maggiore resilienza.
Per provare a contrastare la tendenza, però, l’associazione, attraverso il progetto Cities, propone un piano di azione su cinque punti fondamentali: rigenerazione dello spazio pubblico e dei quartieri; mobilità e logistica sostenibili per la città di prossimità; patti locali per la riapertura dei negozi sfitti; gestione partecipata e collettiva delle città; politiche per il commercio locale più efficaci grazie all’uso di tecnologie digitali.
Confcommercio Valle d’Aosta: «Servono interventi immediati»
Analizza la situazione il presidente di Confcommercio Valle d’Aosta, Graziano Dominidiato.
«I dati dell’Osservatorio ci mostrano una realtà che richiede interventi immediati e strategici – spiega il presidente di Fipe Confcommercio VdA -. Se da un lato la crescita del settore turistico-ricettivo rappresenta un segnale positivo per la nostra economia regionale, dall’altro la significativa riduzione delle attività commerciali nei centri storici richiede un’azione coordinata e decisa».
Per Dominidiato le azioni dal progetto Cities «rappresentano una base concreta per invertire questa tendenza e rivitalizzare il tessuto commerciale valdostano, preservando l’identità dei nostri centri urbani e sostenendo l’economia di prossimità».
(al.bi.)