Malore durante la Coppa del Mondo di sci alpino, Cavoretto: «Il soccorso sia visto come un investimento»
Il commento del direttore del 118
«Il soccorso va visto come un investimento e non come un costo, in occasione di grandi manifestazioni. In Valle d’Aosta abbiamo una qualità elevata e investire è importante». A dirlo è il dottor Luca Cavoretto, direttore del 118, che fa il punto dopo la Coppa del Mondo di La Thuile. Durante il superG di giovedì, un fotoreporter accreditato per la manifestazione ha avuto un arresto cardiaco ed è stato immediatamente soccorso e poi trasportato all’ospedale Parini di Aosta, dove è stato ricoverato in rianimazione.
Il commento
Un’emergenza gestita dalla macchina del soccorso di La Thuile (servizio integrale su Gazzetta Matin del 17 marzo), che ha potuto contare su una trentina di persone: 9 medici, 2 infermieri e 2 operatori tecnici del sistema sanitario e una quindicina di volontari tra Anpas, Volontari del Soccorso di Valpelline e della Croce Rossa Italiana, oltre alla presenza anche del Soccorso Alpino Valdostano, della Guardia di Finanza e dei poliziotti di Moena.
«In questo caso è andata bene, sono passati circa 15 minuti tra l’arresto cardiaco e il ricovero – aggiunge il dottore -. C’è stata anche una dose di fortuna».Importante il dispiegamento di uomini e mezzi. «Abbiamo messo in campo otto postazioni mediche e c’era una postazione medica avanzata con attrezzatura di primo soccorso, oltre a un elicottero fisso e un altro di “backup” della Guardia di Finanza. – dice ancora Cavoretto -. Avevamo anche a supporto due ambulanze, una dei volontari e una dei professionisti, oltre a squadre itineranti di volontari. La Thuile ha risposto bene, tutti hanno dato una mano e il servizio per la Coppa del Mondo non ha portato a un rallentamento dell’attività istituzionale».
(t.p.)