Comm. Ue Kadis: entro metà 2026 road map su pesca e acqualcoltura
Roma, 13 mar. (askanews) – “Stiamo preparando una road map che sarà presentata a metà del 2026 che affronterà le sfide del settore, identificherà le soluzioni e porrà delle pietre miliari per quanto riguarda il settore della pesca e quello dell’acquacoltura. E che porterà a una nuova visione del settore per il 2040”. Lo ha detto il commissario europeo alla Pesca e agli Oceani, il cipriota Costas Kadis, intervenendo al convegno “Il settore della pesca in Italia e l’Unione Europea: sfide ed opportunità”, organizzato dal Masaf a Roma in concomitanza con la prima visita di Kadis in Italia.
Una visita di due giorni che “non sarà sicuramente l’ultima”, ha garantito Kadis, che ha lo scopo di coinvolgere le comunità costiere e le parti interessate in vista dell’adozione dell’Ocean Compact a giugno. Kadis incontrerà oggi anche il direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e poi stasera si recherà nelle Marche, accompagnato dal ministro Lollobrigida, dove stasera parteciperà a un incontro sul settore dell’acquacoltura, ospitato dal sindaco di Ascoli e dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e domani si recherà a San Benedetto del Tronto, dove sarà accolto dalle autorità locali presso la Capitaneria di Porto della Guardia Costiera, visiterà l’Università Politecnica delle Marche e incontrerà i rappresentanti dei pescatori locali, il sindaco di San Benedetto e il presidente della Regione Marche.
Kadis ha sottolineato che il mare Adriatico è “un’area fondamentale e rappresenta la zona di pesca più importante e più produttiva del Mediterraneo”, per il quale si richiedono “politiche di gestione molto importanti a ogni livello, a partire da quello europeo”.
Il Commissario europeo ha sottolineato “la posizione costruttiva assunta dall’Italia durante l’Agrifish sulla pesca di dicembre. Una posizione – ha detto – che è stata fondamentale per trovare un accordo all’unanimità dopo 40 ore di negoziati, che ha portato a rassicurare il settore sulla prosecuzione delle attività di pesca ma in modo più sostenibile”.
Kadis ha garantito che terrà “aperto un costante dialogo con le comunità costiere sulle problematiche del settore. Bruxelles – ha detto – non è lontana, è al vostro fianco e vi ascolta e l’Italia continuerà a svolgere nel Mediterraneo un ruolo fondamentale anche sul fronte della lotta alle attività illegali e in tutto il 2025 faremo grande affidamento sul suo ruolo”.
Il Commissario Ue ha poi spiegato che al momento l’Unione Europea ha due priorità: la prima è lo sviluppo del Patto per gli Oceani, che è “strategico per armonizzare tutte le politiche sugli oceani e sulle acque” e la seconda è la valutazione della politica comune sulla pesca e quindi delle regole sulla pesca e l’acquacoltura. Questa valutazione “sarà completata entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo anno al più tardi” e sarà fatta seguendo i principi della “sicurezza alimentare, della resilienza, della sostenibilità ambientale e della redditività della pesca”.
Kadis ha infine sottolineato la necessità che la Commissione Europea “continui a lottare contro la pesca illegale deregolamentata e che quindi possa collaborare con Paesi terzi”: e in questo contesto, “il contributo dell’Italia è inestimabile perché rappresenta un operatore chiave del Mediterraneo”.