Poé-cité, la poesia degli studenti veste la città
L'UniVdA propone due iniziative letterarie a cavallo tra poesia e romanzi in francese per promuovere la francophonie e il dialogo interculturale con Poé-cité e Quand lire fait du bien
Una promenade poétique in città per ascoltare e leggere poesia, una lettura collettiva di romanzi sull’amour maladif per interpretare l’attualità.
Sono le nuove iniziative organizzate dall’Università della Valle d’Aosta, in collaborazione con la Chaire Senghor de la Francophonie, l’assessorato regionale alle attività culturali, la Soprintendenza, l’UniTreVdA e l’Alliance française de la Valléd’Aoste, presentate questa mattina nella nuova sede dell’ateneo valdostano.
Poé-cité
Poé-cité, il progetto pedagogico dell’Università della Valle d’Aosta, coinvolgendo una quarantina di studenti universitari e delle scuole superiori, arriva a conclusione.
Dopo alcune lezioni introduttive all’ambito linguistico e ai suoi aspetti pratici e teorici, è venuto il momento di liberare la poesia e offrirla al pubblico nelle strade, nei giardini, su una panchina, davanti a un monumento.
«La poesia entra nella quotidianità dei ragazzi e diventa mezzo di espressione» spiega la professoressa Federica Locatelli, ideatrice e responsabile scientifica delle iniziative e delegata alla francophonie per il rettorato.
Giovedì 13 marzo alle 16, con partenza dal Jardin de l’Autonomie, all’Università, è in programma la promenade poétique.
Gli studenti sceglieranno una poesia e la leggeranno ad alta voce in un luogo cella città che ritengono significativo o legato ai contenuti del brano scelto tra la produzione dei grandi poeti francesi. Copie della poesia saranno poi lasciate in quel luogo, posate su una panchina, tra i rami di un albero o ai piedi di una statua, perché anche altri, dopo di loro, possano immergervisi.
Il progetto terminerà venerdì 21 marzo, Giornata mondiale della poesia, alle 17, all’Università con la conferenza della professoressa Locatelli, Cette magie appelée poésie. Saranno proiettate le video letture delle poesie scelte e una giuria premierà gli studenti.
Quand lire fait du bien
Torna per il quarto anno Quand lire fait du bien, il ciclo di incontri nato dopo il Covid che, spiega la professoressa Teresa Grange, titolare de la Chaire Senghor de la Francophonie et déléguée rectorale pour les relations internationales et la coopération européenne, riunisce ogni anno sempre più persone.
Obiettivo dell’iniziativa è capire «cosa i testi della grande letteratura hanno ancora da dirci – spiega Grange -. Filo conduttore di quest’anno l’amour maladif, amore violento, possessivo, malsano e il ruolo della donna, del suo malessere, dei suoi conflitti».
Le cinque opere protagoniste degli incontri, analizzate da specialisti del romanzo, saranno occasione di una riflessione sulla natura dell’uomo, delle sue pulsioni e dei suoi estremi.
Si comincia con la rilettura de La Curée di Zola mercoledì 26 marzo, Madame Bovary di Flaubert (16 aprile), La Prisionnière di Proust (30 aprile), Le Rouge et Noir di Stendhal (8 maggio) e Bel-Ami di Paupassant (14 maggio).
Tutti gli incontri si terranno all’Università della Valle d’Aoste alle 18, ingresso su prenotazione f.locatelli@univda.it.
«La parola scritta e letta ad alta voce ha il potere straordinario di fermarci, farci riflettere e farci mettere in connessione con gli altri» dice l’assessore alle attività e ai beni culturali, al sistema educativo e alle politiche delle relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz.
(erika david)