Je me souviens, ricordi di emigrati valdostani in Québec nel nuovo documentario dell’Upf
Il documentario sugli emigrati in Canada, girato a ottobre tra Montréal e Tadoussac, in Québec, sarà presentato venerdì 14 marzo alle 20.30 al Cinéma de la Ville
«Da quando è morta mia mamma non c’è più nessuno con cui parlare patois qui in Canada» dice Osvalda, mescolando francese e francoprovenzale, in Je me souviens, il documentario dell’Upf che riunisce i i ricordi di emigrati valdostani in Québec.
Osvalda, emigrata in nave dal porto di Le Havre in Québec nel 1950, è una dei protagonisti del nuovo documeNtario promosso dall’Union de la Presse Francophone Upf VdA, il Comité des Traditions Valdôtaines e la Fondation Chanoux, sull’emigrazione valdostana.
Questa volta al centro del lavoro di ricerca di Joseph Péaquin, presidente dell’Upf VdA, che ha curato ideazione, regia, riprese e montaggio del documentario, sulla base dei contatti di Michela Ceccarelli, consulente scientifico della Fondation Chanoux e di Patrick Perrier, che ha curato la logistica, segretario della Fondation Chanoux, dopo Stati Uniti e Sud Africa, ci sono quei valdostani che hanno scelto il Canada.
Il documentario
Il documentario è stato girato nell’ottobre dello scorso anno tra Montréal e Tadoussac in Quebec.
Péaquin tratteggia il ritratto di Valentina Marangelo che seguiamo in tempo reale e in immersione, e che scopre per la prima volta Montreal, città scelta per le opportunità che offre nel settore informatico.
Ma anche il ritratto di Daniella e Loris Bordet, cugini, tra Saint-Vincent e Montréal e che hanno sempre mantenuto il contatto fin dalla prima infanzia.
La storia di Manuela Conversano di Saint-Pierre che ha emigrato a Tadoussac per la passione dello studio delle balene e dei beluga, e che lì cresce i propri figli, e quella dei fratelli Louis e Robert Maquignaz di Valtournenche, terza generazione di emigrati che sentono ancora fortemente le origini valdostane.
Fino a Osvalda Morise che emigrò dal porto di Le Havre in Quebec nel 1950, una delle ultime a poter ancora testimoniare l’emigrazione via mare e che rimpiange di non poter più comunicare nella lingua del cuore, il patois, che non ha mai dimenticato.
Daniella Bordet ripresa da Joseph Péaquin
4 giovani valdostani nella troupe
Anche questa volta l’Upf ha dato la possibilità a 4 giovani valdostani di contribuire alla lavorazione del documentario, dopo una selezione alla quale si sono presentati 11 candidati.
Alessandro Bionaz ha realizzato le riprese col drone mentre Lorenzo Antonicelli e Riccardo Fiou hanno curato la color correction e il mixaggio del documentario ed infine Eleonora Masala ha curato le traduzioni e i sottotitoli.
L’anteprima al de la Ville
Je me souviens (76′, 2025) sarà presentato e proiettato in anteprima venerdì 14 marzo alle 20.30 al Cinéma de la Ville ad Aosta.
L’ingresso alla proiezione è gratuito.
(e.d.)