Consiglio regionale: la sala Commissioni di Palazzo regionale intitolata a Emilio Lussu
Secondo il presidente del Consiglio Alberto Bertin, l'intitolazione non è casuale: «è il luogo dove la nostra autonomia vive ogni giorno»
Consiglio regionale: la sala Commissioni di Palazzo regionale intitolata a Emilio Lussu.
La sala Commissioni del Consiglio Valle, al primo piano di Palazzo regionale è intitolata a Emilio Lussu, relatore all’Assemblea Costituente del disegno di legge per lo Statuto speciale della Valle d’Aosta, in occasione del 50° anniversario della sua morte.
La cerimonia di intitolazione si è tenuta oggi, mercoledì 5 marzo.
Emilio Lussu, difensore dell’autonomia valdostana
«La passione e la tenacia con cui Emilio Lussu difese la causa valdostana riecheggiano ancora oggi negli articoli di cui si compone il nostro Statuto – ha detto il presidente dell’Assemblea, Alberto Bertin -.
Egli non si risparmiò e anzi si adoperò affinché, nella nuova cornice costituzionale, alla Valle d’Aosta fosse assicurata la “possibilità di realizzare una sua vita moderna” e di “crearsi un ordinamento semplice e civile”.
Oggi, in questa data significativa, il Consiglio Valle intitola al suo ricordo un luogo non a caso: memori dell’intenso lavoro svolto da Lussu, in particolare, nei lavori preparatori che si svolsero nella Commissione dei 75, la scelta è stata quella di intitolare allo stesso la sala Commissioni del Consiglio.
Non un luogo qualunque, ma la sede per eccellenza in cui avviene la discussione delle innovazioni legislative del Consiglio regionale.
Il luogo dove la nostra autonomia vive ogni giorno».
Emilio Lussu, difensore dell’autonomia valdostana
All’interno della sala è stata apposta una targa, svelata dai vicepresidenti del Consiglio, Aurelio Marguerettaz e Paolo Sammaritani.
La targa recita così: Salle Emilio Lussu (1890-1975), Antifasciste, écrivain et homme politique. Défenseur de l’autonomie valdôtaine et rapporteur du projet constitutionnel de Statut spécial de la Vallée d’Aoste à l’Assemblée constituante.
Aoste, le 5 mars 2025
Alla cerimonia, oltre al Presidente Bertin e ai Vicepresidenti Marguerettaz e Sammaritani, erano presenti i Consiglieri Segretari Corrado Jordan e Luca Distort e i Consiglieri Capigruppo Paolo Cretier, Aldo Di Marco, Pierluigi Marquis e Erika Guichardaz.
In collegamento con il Consiglio della regione Sardegna
L’evento si è svolto in collegamento online con il Consiglio regionale della Sardegna, dove nell’Aula consiliare era in corso un convegno su Emilio Lussu, aperto dal Presidente Piero Comandini, che ha letto anche un messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il presidente Bertin, nel portare i saluti istituzionali, ha evidenziato: «Questa sala è un luogo in cui l’eredità di Lussu e degli altri nostri padri dell’autonomia, come Emile Chanoux, è chiamata a consolidarsi e a rinnovarsi.
Figure che noi tutti, sia come cittadini che come rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere non solo di celebrare, ma soprattutto di conoscere e studiare.
L’ottica è quella di esaltare quella capacità di visione di futuro che solo i grandi pensatori e maestri come lui sanno esprimere portando con sé la vérité et l’avenir».
Chi era Emilio Lussu
Antifascista, esule politico e padre costituente, Emilio Lussu nacque ad Armungia il 4 dicembre 1890.
Combattente nelle due grandi guerre e nella guerra civile di Spagna, fu autore di numerose pubblicazioni.
Morì a Roma il 5 marzo 1975.
Nel mese di aprile 2018, il Comune di Aosta ha intitolato a Emilio Lussu i giardini della stazione; la decisione, qualche mese prima fu unanimemente appoggiata dal Consiglio comunale, dopo la mozione presentata dall’allora consigliere del Gruppo Misto Etienne Andrione.
(c.t.)