Festa della Valle d’Aosta, Chevaliers de l’autonomie e Amis de la Vallée d’Aoste
Una festa di identità, ma anche di collaborazione transfrontaliera, per onorare i protagonisti della cultura, dell'economia e della solidarietà valdostana
Domenica 23 febbraio 2025, la Vallée d’Aoste ha festeggiato il 77° anniversario dello Statuto speciale e il 79° anniversario dell’Autonomia.
La Fête de la Vallée d’Aoste ha visto la partecipazione di istituzioni, cittadini e rappresentanti delle realtà locali.
Le celebrazioni si sono svolte nella sala Maria Ida Viglino di palazzo regionale, con l’apertura del Coro Penne Nere che ha intonato canti tipici valdostani, e il giovane Fabien Lucianaz, dell’associazione Le Digourdì, che ha letto i passaggi più significativi del discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, durante la sua visita del 7 settembre 2024.
Il presidente aveva reso omaggio alle istituzioni autonome e alla ricchezza culturale e linguistica della Vallée d’Aoste.
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato l’importanza delle relazioni transfrontaliere, ricordando la collaborazione con la vicina Haute-Savoie in Francia, il dialogo costante con la Savoie, e le forti connessioni con il Canton Valais in Svizzera.
Il presidente Renzo Testolin
«L’identità, il bilinguismo e l’autonomia sono i pilastri del ‘sistema Vallée d’Aoste’ – ha affermato Testolin – e oggi, più che mai, vogliamo ricordare l’importanza di difendere il nostro patrimonio, il nostro particolare cammino storico e culturale».
Il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin
Il Presidente del Consiglio della Vallée d’Aoste, Alberto Bertin, ha evidenziato le sfide che l’Europa e le autonomie speciali affrontano, dal populismo alla crisi economica, rimarcando come l’autonomia della Vallée d’Aoste debba continuare a rinnovarsi per affrontare con successo le sfide globali.
«La nostra autonomia – ha detto Bertin – non è un punto di arrivo, ma un percorso in continuo rinnovamento»
Il presidente del Celva Alex Micheletto
Il presidente del Consiglio permanente delle collettività locali, Alex Micheletto, ha ricordato le lotte per la difesa delle tradizioni e della cultura valdostana, esortando tutti i cittadini a mantenere viva la forza collettiva dell’autonomia. “L’indifferenza politica – ha avvertito – è il più grande pericolo per la nostra autonomia.
Un momento speciale è stato dedicato agli onori conferiti ai nuovi Cavalieri dell’Autonomia e Amici della Vallée d’Aoste.
Chevaliers de l’autonomie
Lino Blanchod
Fondatore dell’Orchestre d’Harmonie du Val d’Aoste. Ha intrecciato la musica con la tradizione valdostana, portando la regione sulla scena internazionale. La motivazione
“Direttore dell’Istituto Musicale e fondatore dell’Orchestre d’Harmonie du Val d’Aoste, ha formato generazioni di musicisti e portato la Valle d’Aosta sulla scena internazionale.Inoltre, ha lavorato instancabilmente per trasmettere alle nuove generazioni il valore degli sport popolari, contribuendo così a rafforzare l’identità valdostana. È per aver fatto della musica e delle tradizioni un ponte tra passato e futuro che oggi la Valle d’Aosta gli rende omaggio”.
Monseigneur Alberto Maria Careggio
Vescovo emerito e presidente onorario dell’Académie Saint-Anselme. Rappresentante della riflessione religiosa valdostana. La motivazione:
“Monsignor Alberto Maria Careggio è stato al tempo stesso testimone e protagonista della riflessione religiosa valdostana, che ha rappresentato con dignità e modestia sin dai suoi primi anni nel seminario di Aosta e che continua ad approfondire in qualità di presidente onorario dell’Académie Saint-Anselme.Il ricordo delle vacanze di Papa Giovanni Paolo II in Valle d’Aosta ci riporta a lui, che già dal 1989 si è adoperato affinché il Santo Padre potesse trovare riposo e serenità nel cuore delle montagne valdostane.”
Costantino Charrère
Fondatore dell’azienda vitivinicola Les Crêtes. Ha contribuito a elevare la qualità del vino valdostano, combinando tradizione e innovazione.
“Costantino Charrère ha sempre perseguito l’eccellenza nel vino, valorizzando il territorio e i sapori con la stessa cura e passione di un artigiano che incide il legno per esaltarne le venature. Dopo un passato nel mondo dello sport, ha scelto di dedicare la sua vita alla viticoltura, trasformandola nella sua missione.Oggi, il nome Charrère è sinonimo di qualità: fedele alla tradizione familiare, ha saputo coniugare il rispetto per le radici agricole con l’innovazione, introducendo tecniche moderne che esaltano il valore del suo vino. Il suo lavoro ha dato nuovo prestigio alla viticoltura valdostana, portandola a una dimensione internazionale e contribuendo al suo sviluppo economico.”
Giada Costenaro
Violinista che ha portato la musica in 73 paesi. La motivazione:
“È grazie al suo entusiasmo, alla sua tenacia e alla sua gioia di vivere che Giada Costenaro incarna la determinazione e la perseveranza dei giovani valdostani che sono riusciti a trovare e tracciare la loro strada nel mondo. Ha trasformato la sua passione per il violino e realizzato il suo sogno: è salita sul palco dei più grandi teatri di oltre 73 paesi, portando con sé la Valle d’Aosta nel mondo e rendendo omaggio alla tradizione musicale dell’Irlanda, dove oggi vive.”
Giovanna Rabbia
Fondatrice del Centro di riabilitazione equestre di Nus, ha dedicato la sua vita alla promozione dell’inclusività attraverso l’attività equestre.
“Giovanna Rabbia ha dedicato la sua vita alla promozione e alla difesa dell’inclusività che l’attività equestre può offrire, in particolare ai bambini con difficoltà fisiche o psicologiche.Negli ultimi trent’anni, si è impegnata con straordinaria dedizione per il Centro di Riabilitazione Equestre di Nus, da lei fondato per accogliere, curare e sostenere le persone più fragili. Oltre a questo, ha lavorato anche nel mondo dello sport paralimpico e olimpico, un impegno che le è valso il riconoscimento della Stella d’Argento CONI al Merito Sportivo.”
Anna Torretta
Guida alpina e architetta che ha valorizzato il territorio valdostano e incoraggiato il rispetto per la montagna. La motivazione:
“Anna Torretta ha trasformato la sua passione per il design in un amore per l’architettura naturale delle montagne, trovando nelle loro linee il significato e la dimensione della sua vita. Guida alpina riconosciuta, esploratrice, grande sportiva e scrittrice, ha raccontato la montagna con sensibilità e tenacia, coinvolgendo così i valdostani nelle sue imprese. La sua azione ha contribuito a valorizzare il nostro territorio e ha incoraggiato le nuove generazioni a rispettarlo e a non temerlo. Grazie ad Anna, il nome della Valle d’Aosta risuona in tutto il mondo.”
Amis de la Vallée d’Aoste
Olivier Français: Presidente della società del Tunnel del Gran San Bernardo. Ha contribuito a rafforzare i legami tra la Vallée d’Aoste e la Svizzera, promuovendo la cooperazione transalpina.
Luca Montagnani: Direttore dell’unità di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Martino di Genova. Ha coordinato le attività sanitarie in Vallée d’Aoste durante la pandemia di Covid-19, mettendo in campo grande competenza e disponibilità.
Fabrice Pannekoucke: Presidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, che non ha potuto essere presente fisicamente ma ha inviato un messaggio video. Ha svolto un ruolo fondamentale nel rafforzare i legami istituzionali e comunitari tra l’Auvergne-Rhône-Alpes e la Vallée d’Aoste.
Provincia autonoma di Bolzano/Bozen, rappresentata dal Presidente Arno Kompatscher
L’evento è stato anche l’occasione per ricordare l’importanza del dialogo e della collaborazione con le altre regioni a Statuto speciale, come la Provincia autonoma di Bolzano/Bozen, rappresentata dal presidente Arno Kompatscher.
Kompatscher ha espresso l’importanza di un rinnovamento congiunto dei Statuti autonomi, affinché le autonomie speciali possano affrontare insieme le sfide future.
E la celebrazione di un dialogo transfrontaliero con la Svizzera, e in particolar eil Canton Valais, rappresentato dalla presidente del Consiglio del Canton Vallese Muriel Favre-Torelloz.
(Arianna Papalia)