Artigianato: Aldo Andres Villegas Castiglioni, un artigiano a fior di pelle
L'intervista all'artigiano di Saint-Pierre che ha pensato e realizzato il ciondolo della 1025ª Fiera di Sant'Orso
Artigianato: Aldo Andres Villegas Castiglioni, un artigiano a fior di pelle.
Riproponiamo l’intervista all’artigiano di Saint-Pierre che ha pensato e realizzato il ciondolo della 1025ª Fiera di Sant’Orso pubblicata qualche settimana fa su Gazzetta Matin.
Tra pelli, cuoio e macchine da cucire
Nel laboratorio “Le Cuir d’Andres” in località Preille, 16, tra pelli e cuoio, strumenti e macchine da cucire il maestro artigiano Aldo Andres Villegas Castiglioni si muove spedito per completare gli ultimi ciondoli de La Saint Ours 2025.
Aldo, dopo otto ciondoli per altre fiere, ora il nono per la Millenaria: lo Sapèi…
Aldo con lo sapèi, la calzatura femminile della tradizione, ciondolo della Foire 2025
«… una calzatura femminile che avevo in mente da tempo per assecondare anche un po’ l’anima rosa della Foire.
Vari ciondoli firmati da Villegas Castiglioni
Ci sono voluti circa 200 giorni per farne 5 mila, a mano uno per uno, e altrettanti lacci, ellissi, tomaie, stringhe, 25 mila chiodini “sellerine” e ceppi in tiglio (fatti dallo scultore Peter Trojer) partendo dalla “fustellata” per definire i tagli della pelle, fiore o fiore a pelo, la “scarnitura” per ridurre gli spessori e via così fino alla cucitura e rifinitura.
Oltre al prezioso aiuto di familiari, amici e alunni che ringrazio.
Il ciondolo per la Millenaria è chiudere un cerchio, una soddisfazione a 360°, un valore aggiunto ai miei obiettivi.
É un ricordo d’infanzia, un’espressione del nostro artigianato e l’emozione di sapere che resterà, sparso, nel tempo».
Cosa rappresenta, invece, la fiera per lei…
«Ricordo che schissavo la scuola per andarci con gli amici e lo stupore provato davanti alle opere dei grandi, tra cui Giuseppe Binel o Siro Viérin, con occhio di riguardo e stima che ho tuttora».
Dal Cile alla Valle d’Aosta
Partiamo dalle origini… lei è nato a Santiago…
Un baby Aldo Andres Villegas Castiglioni
«I nonni, Mario Castiglioni di Arluno (Milano) e Gina Offer di Vermiglio (Trento) con i figli, in tutto poi otto, emigrarono in Cile nel 1951 dove il nonno, ex combattente nella Campagna italiana di Russia, ebbe delle terre quale rimborso di guerra da parte della provincia di Trento Dopo la mia nascita a fine anni ’70, tutta la famiglia tornò a Vermiglio e durante le elementari, venni in Valle in vacanza con mia mamma Virginia che conobbe Franco a Saint-Pierre che divenne suo marito e per me un padre.
Aldo alla Mostra-concorso 2018
Era originario di Rhëmes-Notre-Dame con una famiglia tradizionale dalla quale iniziai a conoscere la cultura valdostana.
Purtroppo entrambi ci han lasciati, mia mamma il 5 febbraio 2024 e il 5 gennaio scorso, dopo undici mesi esatti lui».
Gli studi, Trieste e… un colpo di fulmine in Marocco
Dopo Ragioneria al Manzetti, l’artigiano è obiettore di coscienza per la Cgil come supporto logistico ai francesi accorsi in aiuto dopo l’alluvione del 2000 e dopo aver provato a far l’idraulico, frequenta Economia e Commercio a Trieste dove resta per cinque anni.
In questo periodo arriva un colpo di fulmine…
«… a Fes in Marocco entrando per la prima volta in una conceria a cielo aperto.
Mi cambiò la vita. A Natale poi, in Valle, ne parlai con un amico che mi informò dei progetti di alta formazione esistenti e ritornai, quindi, da Trieste.
Riuscii a frequentare il corso di formazione che mi permise di seguire a Firenze un corso biennale di pelletteria, uno stage di sei mesi da Gucci e un lavoro in una piccola azienda di pelletteria specializzata in portafogli femminili».
Dopo Firenze, il ritorno in Valle
Dall’album dei ricordi, il viaggio a Katmandu
Quando tornò da Firenze?
«Nel 2010 con l’occasione di ricevere, a fondo perso, un contributo per l’acquisto di macchinari.
Aprii la partita iva e il mio primo atelier nel borgo di Saint-Pierre, trasferito l’anno dopo qui a Preille e iniziai a insegnare in corsi regionali in vari Comuni; dal 2019 sono Maestro artigiano e titolare di Bottega scuola».
Dove reperisce i pellami?
«In Toscana. Vado giù al bisogno e li seleziono vedendo già in ogni pelle l’oggetto che ne uscirà.
Di solito lavoro il 95% pellami bovino e il resto ovino e caprino che a parte la destinazione d’uso si differenziano per caratteristiche anche tecniche: dimensioni (pellame bovino), elasticità (più nel pellame ovino), staticità (in quello caprino con più nerbo) e porosità.
Alla Fiera di Sant’Orso…
Aldo Andres Villegas Castiglioni all’Atelier nel 2020
Diversi premi alla Mostra-concorso e la partecipazione a molte fiere in Valle, ma la sua prima Millenaria?
«Nel 1995 con Enrico Massetto e Joël Fusinaz in Croce di Città.
Esposi, di legno, una fontana e un castello con un drago.
Da hobbista tornai poi nel 2009 con lavori in cuoio in via Guido Rey e da Pro dal 2010 sono in Atelier des Métiers».
La sua maestria copre un’ampia varietà di creazioni…
«… cinture, portafogli, borse, zaini, cuscini, scatole per vini, rivestimenti e riparazioni di sedili o accessori su misura per auto, ma non solo, oltre a lavori che nascono da necessità personali, come la borsa da medico per mia moglie Alice veterinaria».
La famiglia, l’orto e le crostate
Aldo Andres con la moglie alice e i figli Adele, Anna e Amedeo alla Foire dello scorso anno
Desideri… ?
«Mi piacerebbe tornare a formarmi apprendendo l’arte del calzolaio, ma solo per imparare la tecnica e, visto che tra i tanti sport che ho praticato c’è ancora il running, mi alleno per la maratona di New York ai miei 50 anni».
… e nel tempo libero? «Viaggio con Alice e la prole Adele, Anna e Amedeo, curo l’orto e… mi specializzo nel preparare crostate».
(nadia camposaragna)